3 pensieri riguardo “Vai in vacanza con un selfie – Francesco Fiumarella”

  1. Certamente quello che scrivi è vero, è sotto gli occhi di tutti: abbiamo strumenti potenti tra le mani e siamo ancora fermi al loro utilizzo primitivo, senza comprenderne la reale portata, che potremmo volgere a nostro favore. Ne siamo utilizzatori passivi, abbiamo modellato la nostra vita su questi strumenti, su queste app, viviamo come automi sentendoci PROTAGONISTI, ma protagonisti di cosa? E non stiamo vivendo. Ho letto un libro di un professore universitario, Giuseppe Riva “Selfie, narcisismo e identità”. E’ interessante perché offre spunti per ragionamenti più ampi su questo tema. Il selfie è un atteggiamento che si è allargato a livello mondiale, non possiamo liquidarlo come negativo senza andare alle sue radici, comprendere le motivazioni e dotarci di strumenti importanti per comprendere la nostra realtà, che è quello che per me è fondamentale, nell’ottica poi di provare a modificare questa realtà, laddove riteniamo sia da cambiare. Sono anche in attesa di un altro libro, “Il selfie del mondo” di Marco d’Eramo, magari poi ne scrivo un abstract e ci possiamo confrontare. Un saluto. Cecilia

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