Archivi tag: cultura

“BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT” – Inviare il video entro il 30 giugno 2015

Ciao  a tutti  coloro che hanno ancora intenzione di partecipare  gratuitamente nel mio film-documentario

” BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT”

Visto i molteplici video che mi sono stati inviati da molti blogger ,  ho bisogno di  segnalare una prima scadenza per l’invio dei nuovi  filmati .

Vi chiedo gentilmente di inviarmi il vostro materiale entro il 30 giugno 2015 perchè dovrò iniziare con la lavorazione del montaggio e la preparazione del primo trailer ufficiale ..

Ricordo  che possono partecipare tutti ! Quindi potete condividere la notizia del progetto a chi volete

Per far parte del film non dovete necessariamente essere degli attori, basta riprendersi anche con un cellulare e parlare liberamente di tutto cio’ che si vuole!

Dovete essere maggiorenni con voglia di trasmettete al mondo quello che non riuscireste mai a comunicare liberamente!

Per chi  non ha visto ancora come poter partecipare nel film lascio il link del mio precedente post con tutti i dettagli :

https://francescofiumarella.com/2015/05/27/join-the-project-bloggers-in-the-world-project-a-film-by-francesco-fiumarella/

Senza titulo-2

BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT”- Youreporter.it

Senza titulo-1

Ciao Blogger! Vi comunico che la notizia di “BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT” è arrivata su youreporter.it!

A tutti coloro che hanno problemi nell’invio del proprio video tramite mail, vi segnalo che potete caricarlo anche su DROPBOX , poi al mio indirizzo mail francescofiumarella.attore@gmail.com  mi segnalate il link del video e provvederò a scaricarlo!

Per i nuovi lettori lascio il link della descrizione per poter poter partecipare al film!

https://francescofiumarella.com/2015/05/27/join-the-project-bloggers-in-the-world-project-a-film-by-francesco-fiumarella/

Invece ringrazio tutti quelli  che mi hanno inviato il video , li sto guardando tutti! Sono meravigliosi! Mi fa piacere vedere che ognuno di voi ha qualcosa da raccontare attraverso la propria passione!

Io dico sempre che tutti quanti  devono avere il coraggio e il diritto di esprimere le proprie emozioni artistiche, purtroppo viviamo in un mondo di privilegiati! E capisco che molte delle volte sia difficile far vedere cio’ che si sa fare se non si è raccomandati, segnalati o con quella grande fortuna che non tutti hanno.

Io ho deciso di condividere con tutti voi questo progetto perchè da quando ho aperto questo sito ho avuto la possibilità di leggere i vostri blog e posso dirvi che ognuno di voi ha grandissime capacità , quelle che è giusto far vedere al mondo!

Senza una raccomandazione, senza pagare e senza essere respinti o selezionati!

Questa per me è la forma più  intelligente e costruttiva dell’utilizzo tecnologico che abbiamo nel 2015!

Utilizzare i mezzi di condivisione per esteriorizzare la propria passione. 

Riprendetevi- parlate di quello che volete e inviatemelo!

I protagonisti questa volta siete voi! 

JOIN THE PROJECT MOVIE – “BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT”

Ciao a tutti! Sono felice di sapere che molti di voi mi hanno scritto per poter far parte nel mio film

 “BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT”

https://francescofiumarella.com/2015/05/27/join-the-project-bloggers-in-the-world-project-a-film-by-francesco-fiumarella/

Vi Ricordo che potete partecipare tutti quanti gratuitamente! Basta inviare al mio indirizzo mail: francescofiumarella.attore@gmail.com un breve video di circa 2 minuti! Potete essere anche più di una persona nel video. Iniziate con un saluto rivolto a me: “ciao Francesco Fiumarella”, e poi continuate a parlare delle vostre passioni.  Registratevi in luoghi caratteristici della vostra città e della Nazione! Ho notato che in solo un giorno, molti di voi mi hanno inviato ottimi video!

Tenete presente che darò la priorità nel montaggio, a coloro che me lo invieranno per primi e che stanno credendo in questo progetto.

Vi comunico inoltre che una volta finito il film, sarà visto da gente dello spettacolo. Fortunatamente, ho avuto la possibilità di lavorare con molti attori e registi importanti in Italia e, forse nel film potrebbero partecipare anche volti noti della tv e cinema, in quanto hanno trovato l’idea interessante!

Il mondo dei blogger è un mondo pieno di sfaccettature, e credo sia giusto per tutti noi unirci e creare qualcosa di unico al di fuori della sola e mera commercializzazione! Non siate timidi, e fate vedere quello che sapete fare!

In bocca al lupo a tutti! E per qualsiasi informazione, contattatemi senza problemi!

Un saluto!

Hello everyone! I am happy to know that many of you have written to me to be a part in my film.

 “BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT”

https://francescofiumarella.com/2015/05/27/join-the-project-bloggers-in-the-world-project-a-film-by-francesco-fiumarella/

I remind you that you can participate in all of them free!

Just send it to my email address: francescofiumarella.attore@gmail.com, a short video about 2 minutes! You can also be more than one person in the video. Start with a greeting addressed to me: “hello Francesco Fiumarella”, and then continue to talk about your passions. Register in characteristic places of your city and country! I noticed that in just one day, many of you have sent me good videos!

Keep in mind that I will give priority in the assembly, to those who will send it to me first and they’re believing in this project. I inform you also that once finished the film, it will be seen by people of the show. Fortunately, I had the opportunity to work with many actors and filmmakers in Italy and perhaps in the film also could involve known faces of television and cinema. They found the idea very interesting.

Blogger’s world is a world full of facets and I think it’s fair for us all unite and create something unique out of the single market!

Do not be shy, and show the world what you can do through your passion and art!

Good luck to all! And for any information, please contact me without any problems!

Bye!!

Join the project: “BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT” – A Film by Francesco Fiumarella

Hello to all my readers in the world!

Today I want to offer to all be protagonists in my film.

The idea consists on you recording yourself in a 2 minutes video speaking in your first language in a place important and significant to you, sounds easy right? My goal is to represent cultures and nations around the world on my youtube channel and in my blog: http://www.francescofiumarella.com. Also, the film with your videos on it will be projected in public events and will be shared by all! Regarding movies, cinema and culture. This project is completely free for everyone who wants to be part of it. Don’t miss this possibility to represent your culture and appear in “BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT”, film that will go around the world. Send your video to my address mal: francescofiumarella.attore@gmail.com.
Thank you so much. Looking forward to see you being part of this big project.
This project is completely free for everyone! You have to start recording the video saying: “Hello Francesco Fiumarella”, and then continue to describe what you want to communicate to the world with your blog! Register with your cell phone in a significant place that characterizes your nation! I will select all the videos and going to build the movie!

When you’re ready to publish it on my website and on the blog!

Send me your video and if you have questions I will answer to all.

– francescofiumarella.attore@gmail.com

All rights reserved. Give consent to the use of your image. Report it in the e-mail.

Ciao a tutti i miei lettori in tutto il mondo!

Oggi voglio proporre a tutti  di essere protagonisti nel mio film!

E’ un mio modo artistico per ringraziare tutti voi per gli apprezzamenti e perché continuiate a seguirmi!

L’idea consiste nel riprendervi  in un video di  2 minuti  circa,  in un posto importante e significativo del vostro paese o città.

Il mio obiettivo è quello di rappresentare le culture e le nazioni di tutto il mondo sul mio canale youtube e nel mio blog: http://www.francescofiumarella.com. Inoltre, il  nostro film  creato dai vostri video,  sarà proiettato e pubblicizzato  in eventi pubblici e culturali, sarà  anche condiviso da tutti in ogni parte del mondo!  Questo progetto è completamente gratuito per tutti coloro che ne vogliono far parte!  Vi consiglio di non  perdere questa possibilità di poter rappresentare le vostre idee e comparire nel film “BLOGGERS IN THE WORLD PROJECT”, che verrà condiviso in tutto il mondo!

Inviate il vostro video al  mio indirizzo mal: francescofiumarella.attore@gmail.com

Ripeto che questo progetto è completamente gratuito per tutti!

Il video deve iniziare così:  “Ciao Francesco Fiumarella”, e poi continuate a descrivere ciò che volete comunicare al mondo come siete soliti fare attraverso il vostro blog! Riprendetevi con il cellulare in un luogo significativo che caratterizza la vostra città e nazione!

I vostri video verranno tutti inseriti nel film! Quindi non vi sarà da parte mia una selezione! Siete tutti uguali!

Attendo i vostri video!  E se avete domande, potete scrivermi tranquillamente.

– francescofiumarella.attore@gmail.com

Tutti i diritti del progetto sono riservati. Date il consenso all’utilizzo della vostra immagine per le pubblicazioni pubbliche, segnalandolo nell’e-mail.

Toni Servillo (la grande bellezza) FRANCESCO FIUMARELLA

Ieri sera hanno ripresentato uno dei film che reputo più belli ed interessanti del cinema Italiano contemporaneo!

Sin dalla prima volta che ho visto la “grande bellezza”  ho augurato a Paolo Sorrentino di vincere l’oscar! Cosi’ è stato!

Reputo Toni Servillo uno degli attori Italiani più bravi del cinema mondiale.

Ogni tanto voglio riproporre la mia interpretazione con la voce di Toni in uno dei migliori dialoghi del film!

Per chi non lo avesse visto vi consiglio di farlo oggi.

Molto umilmente ho cercato di rappresentare Servillo e vivere quello che ha vissuto lui interpretando Jep Gambardella!

Buona visione!

Jep Gambardella – Toni Servillo

Festival di Cannes 2015 – red carpet

I presidenti di giuria sono i fratelli Coen e in concorso  per l’Italia ci sono i film di

Garrone, Moretti e Sorrentino

La 68esima edizione del Festival di Cannes è iniziata oggi, mercoledì 13 maggio, e terminerà il 24 maggio. Lo scorso anno la Palma d’oro – il premio per il miglior film in concorso – è stata assegnata a Winter Sleep, del regista turco Nuri Bilge Ceylan. Quest’anno ad assegnare la Palma d’oro e gli altri principali premi del festival è una giuria presieduta dai registi, produttori e sceneggiatori Joel e Ethan Coen. I film in concorso sono 19, di cui cinque francesi e tre diretti dai registi italiani Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone. Fuori concorso ci sono molti film, presentati in diverse categorie: i più importanti sono Irrational Man di Woody Allen, Mad Max: Fury Road di George Miller e il film d’animazione Il Piccolo Principe, diretto da Mark Osborne. Tra gli attori e le attrici più famose che sono o saranno a Cannes durante il festival ci sono Charlize Theron, Natalie Portman, Naomi Watts, Julianne Moore, Tom Hardy e Matthew McConaughey. Il festival di Cannes – la cui locandina ufficiale celebra quest’anno l’attrice Ingrid Bergman – sarà inaugurato dal film fuori concorso La Tete Haute della regista francese Emmannuelle Bercot, che questa mattina è stato presentato in conferenza stampa.

La giuria del festival di Cannes
Per la prima volta nella storia del festival la giuria è presieduta da due persone: i fratelli Cohen. La giuria è composta da quattro donne e tre uomini. Le donne sono l’attrice spagnola Rossy de Palma, l’attrice e regista francese Sophie Marceau, l’attrice britannica Sienna Miller, e la cantante e compositrice del Mali Rokia Traoré. I tre uomini sono il regista messicano Gulliermo del Toro, il canadese Xavier Dolan – che è regista, sceneggiatore, produttore e attore – e l’attore statunitense Jake Gyllenhaal. Quella di quest’anno è una giuria particolarmente varia, con membri di sette nazionalità e dai “gusti” cinematografici tra loro molto diversi: da Gulliermo del Toro – regista per esempio del colossal Pacific Rim – fino a Rokia Traoré una cantante i cui testi – molti dei quali scritti in lingua malese – sono spesso incentrati sulla condizione delle donne nell’Africa di oggi.

I film in concorso
La giuria del festival di Cannes assegnerà, oltre alla Palma d’Oro, il Gran Premio della giuria (vinto l’anno scorso da Le Meraviglie di Alice Rohrwacher) e i premi per regia, sceneggiatura, miglior attrice, miglior attore e miglior opera prima. Tra i film che potrebbero vincere la Palma d’oro ci sono Louder than Bombs del regista norvegese Joachim Trier; The Lobster, del regista greco Yorgos Lanthimos eUmimachi Diary (Our Little Sister) del regista giapponese Hirokazu Kore-eda. Il primo è un film drammatico, che racconta una storia familiare; il secondo è un film di fantascienza ambientato in un futuro in Cina, i cui single sono considerati dei fuorilegge, il terzo è un film che racconta il viaggio di tre sorelle verso il funerale del padre. In concorso ci saranno – con alcune possibilità di vittoria – anche The See of Trees, diretto da Gus Van Sant e interpretato da Matthew McConaughey, e Carol, un film di Todd Haynes, tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith.

I film italiani
È difficile prevedere i vincitori di Cannes, ovviamente: molti dei film non sono ancora usciti nelle sale, e soprattutto le giurie – che votano dopo discussioni spesso molto lunghe – hanno in passato sorpreso con le loro decisioni. I film in concorso girati da Sorrentino, Garrone e Moretti sembrano però poter avere buone possibilità per la vittoria della Palma d’oro e di altri premi principali. Il film di Matteo Garrone – Il racconto dei racconti – è una co-produzione italiana, francese e britannica ed è l’adattamento di una raccolta di fiabe, Lo cunto de li cunti, scritte quasi quattrocento anni fa: uscirà nelle sale italiane dal 14 maggio. Mia madre, il film di Nanni Moretti – che nel 2001 ha vinto la Palma d’oro con La stanza del figlio e nel 2012 è stato presidente di giuria – è invece nelle sale già da alcune settimane: racconta la crisi di un regista, diviso tra problemi sul set e problemi nella vita privata. A Cannes ci sarà anche Youth – La Giovinezza, film del regista italiano Paolo Sorrentino, girato in lingua inglese. Youth – del cui cast fanno parte Michael Caine, Harvey Keitel, Jane Fonda e Rachel Weisz – uscirà nelle sale il 20 maggio e racconta la vacanza di due anziani amici in un albergo sulle Alpi francesi.

IL POST



Cortometraggio – SCUSA CLINT – Anno 2013 – Con Francesco Fiumarella

Questa sera voglio farvi vedere un cortometraggio molto attuale con me protagonista.

Ho avuto la possibilità di poter recitare sotto la regia di Denis Zamponi, noto attore e regista Italiano che ha lavorato per 11 anni nella serie tv “distretto di polizia” per canale 5

Abbiamo deciso di collaborare insieme per questo progetto che parla di quello che purtroppo sta accadendo in Italia in seguito a questa maledetta crisi!

Trama: Questa è la storia di un giovane imprenditore Romano interpretato dall’attore protagonista ( Francesco Fiumarella ) che purtroppo come tanti in Italia è stato vittima della crisi economica , quella che ha portato alla distruzione della dignità di tutti coloro che ne sono state vittime.

Fortunatamente Il cortometraggio ha riscosso molto successo dalla critica pur essendo un opera prima.

Vi consiglio di vederlo e condividerlo!

Buona visone

La vita del ragazzo di “Into the wild” ( Chris McCandless) – raccontata da sua sorella in un libro

Visto il notevole riscontro che ho avuto dopo la pubblicazione delle mie scene tratte dal film ” Into the wild”

oggi vi faccio leggere un articolo bellissimo sul alcuni passi tratti dal libro scritto da Carine McCandless, la sorella di  Chris McCandless il vero protagonista di questa incredibile storia, se non fosse stato per lui sono certo che il film non avrebbe riscosso cosi’ tanto successo!  Credo che molti di voi si ritroveranno in alcuni passi del racconto, la voglia di fuggire ed evadere appartiene a tutti noi, ma ci vuole coraggio per sfidare la vita…

Buona lettura! 

Carine McCandless – la sorella di Chris McCandless, il ragazzo la cui storia è stata raccontata nel famoso film Into the Wild – ha scritto un libro per spiegare quali sono state le vere ragioni che hanno spinto suo fratello ad abbandonare la famiglia e a mettersi in viaggio verso luoghi solitari e talvolta molto difficili. Non è stato solo per la passione nei confronti della natura che Chris McCandless si è spinto fino ai territori più estremi dell’Alaska, ma è stato anche e soprattutto per ragioni familiari: un padre ossessivo, violento e incline ai continui tradimenti, una madre troppo debole per prendere posizione. Questa è solo una parte della storia che Carine McCandless racconta in Into the Wild Thruth, pubblicato di recente da Corbaccio Editore. 

****

Mamma e papà mi chiesero di salire su un aereo insieme a Sam, il giorno dopo, per andare in Alaska e riportare a casa Chris: i suoi resti, gli effetti personali, qualsiasi cosa si fosse lasciato dietro. Mi meravigliò che i miei genitori non volessero occuparsene di persona, ma non feci discussioni. Iovolevo andarci. Volevo attraversare il paese in aereo, nella speranza che fosse tutto un gigantesco errore, o per scoprire che era tutta una brillante messa in scena di Chris per sottrarsi una volta per tutte al pugno oppressivo dei nostri genitori, proprio come mi aveva detto di voler fare. Avrei trovato ad aspettarmi un biglietto in cui mi spiegava il suo ingegnoso piano e come mettermi in contatto con lui.

Non ricordo granché del volo partito da Washington o delle coincidenze che alla fine ci fecero atterrare in Alaska. Rammento solo di aver pensato a quanto dovesse essere enorme e distante quello stato, per giustificare l’esistenza di una intera compagnia aerea con il suo nome: l’Alaska Airlines. La nostra prima fermata a Fairbanks fu allo studio del medico legale. Non mi ero mai misurata prima d’allora con la trafila burocratica che circondava un decesso, e l’esperienza fu meno formale di quanto mi aspettassi. Seduta di fronte alla coroner alla sua scrivania, trovai quasi sollievo alla vista del suo abbigliamento sportivo e della rusticità degli ambienti.

La dottoressa ci consegnò gli effetti ritrovati accanto al corpo di Chris, tra cui un fucile calibro 22, un paio di binocoli, una canna da pesca, un coltellino militare svizzero, un quaderno di botanica su cui Chris aveva tenuto un breve diario, la sua Minolta, le foto che gli agenti di polizia avevano fatto sviluppare nella speranza che fornissero qualche indizio per l’identificazione del cadavere, cinque rullini ancora da sviluppare e parecchi tascabili consunti, letti e riletti. Non c’era nessun biglietto per me.

La presenza del fucile mi colse di sorpresa. Non ne avevo mai visto uno così da vicino prima e non sapevo nemmeno che Chris avesse un fucile. Ma i libri e il diario erano così rappresentativi del fratello che amavo che sulle labbra mi rispuntò un sorriso, una sensazione di cui il mio viso era orfano da tre giorni. Tra i libri c’erano Walden di Henry David Thoreau e Il dottor Živago di Boris Pasternak, insieme a letture più amene come Il terminale uomo di Crichton e addirittura qualche opera di Louis L’Amour.

Chris amava leggere e riusciva a immergersi con altrettanto entusiasmo in pagine di alta filosofia come in disimpegnati romanzi western. Da bambino aveva una libreria blu piena della sua collezione, in perfetto ordine, dei gialli degli Hardy Boys, ma amava anche i libri di Ray Bradbury. Quando io leggevo La piccola casa nella prateria o Black Beauty, lui sollevava lo sguardo dalle pagine diRumore di tuono solo per dirmi come il semplice atto di calpestare una farfalla potesse sostanzialmente mutare il futuro dell’umanità. «Ogni nostra azione ha una ricaduta sul tutto» mi spiegò serio. Poi si dedicò a qualcosa di più leggero, come Il mio amico Yeller, e me lo passò, una volta finito, perché lo leggessi anch’io.

Mentre il medico legale ci spiegava ogni cosa, io mi limitai a tenere la testa alta e a guardare le sue labbra che si muovevano. Ciò che diceva aveva poco significato per me, ma alcune parole fendevano l’aria come un bisturi: «fame», «trenta chili e mezzo», «decomposizione», «autopsia», «cremazione». Quando cominciò a descriverci qualcosa chiamato Stampede Trail e poi un bus abbandonato, la mente mi si riempì di confusione. Il medico fu gentile e sensibile, eppure era chiaro che per lei era una routine. La mia mente sconnessa cominciò a divagare: proprio non mi vedevo nei suoi panni, a fare il suo lavoro, ma immaginai che ricavasse un certo appagamento nell’aiutare le famiglie e nel dare il suo contributo nel risolvere i vari casi. Non smetteva di parlare e allora mi concentrai sulla targhetta sulla scrivania: freja loviswean. Chissà quanto doveva aver viaggiato, con quel nome, prima di finire nell’entroterra dell’Alaska, e perché. Sam doveva controllare tutti i dati e firmare i documenti necessari per prendere in custodia gli effetti personali di Chris. Affidarono a me l’incarico di prendere in consegna le ceneri di Chris, ad Anchorage, il giorno dopo.

Sam e io andammo in un hotel lì vicino, cenammo nei pressi e parlammo dei nostri programmi per l’indomani. Il ristorante era carino, ma niente di che. Prendemmo posto a un tavolo a mezzaluna, uno dei tanti lungo la parete della grande sala. I séparé di pelle dallo schienale alto e dalla forma concava mi accolsero, avvolgendomi in una sensazione di anonimato: sarei potuta rimanere nascosta lì per sempre. Mi resi conto che era la prima volta che mi trovavo da sola con mio fratello Sam, maggiore di me di dodici anni. Lui fu dolce e premuroso ed evitammo di parlare di ciò che Chris aveva fatto o del perché. Non parlammo neppure della nostra diversa infanzia. Non avanzammo ipotesi su ciò che avesse spinto Chris a tali estremi, né teorie su nessuna delle sue decisioni. Era semplicemente ora di cena, perciò cenare fu tutto ciò che facemmo.

Quella notte ebbi molta difficoltà a dormire da sola nella mia camera d’albergo. Vedevo il fantasma di Chris a ogni angolo, dietro ogni porta. Non erano visioni che mi portavano pace o conforto, però. Sotto shock, la mia mente creava davanti a me immagini di Chris nelle sembianze di uno zombie, in decomposizione, con le viscere esposte sotto ai vestiti laceri, brandelli di carne che gli cadevano dalle ossa mentre si avvicinava a me, con le braccia tese. Immaginai il suo dolore. Mi sentii male per tutto ciò che doveva aver sofferto. Non c’era persona che amasse la vita più di mio fratello, e adesso lui era morto. Secondo le parole della coroner, era più che probabile che la morte fosse sopraggiunta con molta lentezza, dunque Chris doveva essere stato cosciente dell’imminenza della fine, un pensiero che non potevo sopportare. Chris non aveva lasciato alcun biglietto per me, ma aveva affisso un avviso nel suo accampamento, spiegando di sentirsi troppo debole per andare via da lì a piedi e pregando chiunque fosse passato di lì in sua assenza di attenderlo per trarlo in salvo, perché lui era nei dintorni, in cerca di qualcosa da mangiare, e sarebbe tornato presto. Quando il medico legale ci aveva mostrato il suo disperato messaggio, io avevo immediatamente ripensato a quel giorno sulla spiaggia, quando eravamo piccoli, mentre lo guardavo tremare dal freddo, senza poter fare alcunché per aiutarlo. Piansi fino a sprofondare in un sonno senza riposo.

Il giorno successivo, Sam e io raggiungemmo in aereo la più grande città del più grande stato d’America, per portare a compimento il più grande compito della mia vita. Nonostante non avessi fatto che ripetermi di essere forte e di rimanere con i nervi saldi, mi ero arresa nel cercare di farmi trovare preparata davanti a quello che di certo sarebbe stato il più devastante e difficile momento della mia esistenza. Eppure, quando l’incaricato dell’obitorio ce li consegnò, avere tra le mani i resti di Chris fu stranamente consolatorio. Una sensazione piena, assoluta, di sollievo scese su di me. È tutto qui? mi chiesi. Questo non è Chris, non è tutto quello che Chris era. Il contenitore non era decorato, come mi ero immaginata. Le ceneri di mio fratello non erano neppure dentro un’urna, ma in una scatola di plastica scura, di un marrone spento. Le dimensioni erano più grandi di quanto mi aspettassi, ma quello non era un problema. Mentre stringevo tra le mani tutto ciò che rimaneva di Chris, mi accorsi della sobria etichetta bianca apposta su un lato della scatola. C’era stampato un nome, in nitide lettere maiuscole: christopher r. mccandless. L’iniziale del secondo nome di Chris era J. – Johnson, dal cognome da nubile di nostra madre – e mi seccò molto che qualcuno fosse stato così sbadato da commettere un simile errore. Ma la mia irritazione durò poco. Niente di quella scatola rappresentava ciò che mio fratello era per me. E poi lo stesso Chris avrebbe riso di quel refuso.

Rimasta per un momento sola, presi una penna dalla borsa e rispettosamente corressi la R in una J.

Poi tirai fuori dalla mia valigia un piccolo zaino che mi aveva accompagnato su molti sentieri e che avevo portato in Alaska per un unico scopo. Girai la scatola presa all’obitorio su un fianco e cominciai a infilarla delicatamente dentro. Non avendo capito esattamente come era fatto il contenitore, fui presa dal panico quando il lato con l’etichetta di identificazione si aprì leggermente, spaventata che i resti di mio fratello potessero rovesciarsi sul pavimento o fluttuare nell’aria, come succede con la cenere. Ma i resti del mio amato fratello erano contenuti in un sacchetto di plastica trasparente, completo di un laccetto di plastica rossa, in tutto simile a quello che richiude le confezione di pane in cassetta. Le ceneri di Chris non erano polverose, anzi, avevano più che altro la consistenza della ghiaia. Ebbi la consapevolezza definitiva che ciò che avevo in mano non era tutto ciò che rimaneva di Chris.

Eppure, strinsi a me quello zaino per tutto il viaggio di ritorno fino in Virginia.

Articolo tratto da “il post”


Into the Wild (Emile Hirsch) – La società e le cose – Francesco Fiumarella

Questa sera voglio riproporre  le due mie interpretazioni tratte dal film “ INTO THE WILD

Questo credo sia uno dei migliori film degli ultimi 20 anni!

Ho deciso di fare un regalo agli ammiratori di questo movie e a tutti coloro che amano viaggiare, cercando di interpretare le due scene piu’ significative,

I dialoghi di questo film credo  siano attualissimi, molte volte bisognerebbe realmente evadere da questa società assurda,

malata,opportunista,ipocrita,materialista,consumista e priva di valori.

Fortunatamente il cinema e l’arte in generale ci aiutano ad evadere da un sistema assurdo anche solo guardando con gli occhi di un regista!

(La gente di questi tempi percorre il mondo senza neanche ricordare di possedere un corpo che ha vita)

– Christopher Mccandless (Emile Hirsch)

Buona visione!