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I 30enni In ITALIA -Breve storia di una generazione – Monologo – Francesco Fiumarella.

Questo è un monologo che ho recitato e pubblicato

 il 12 ott 2013 su youtube ,

il testo è tratto da “BREVE STORIA DI UNA GENERAZIONE” di Torto O.G.

Sono passati quasi 4 anni e a quanto pare la situazione non è assolutamente cambiata,

Qualche giorno fa ho letto un triste articolo che parlava di un 30enne che ha deciso di togliersi la vita perchè non è mai riuscito a trovare un lavoro….

Queste storie sono assurde.. E come vedete nessuno fa niente per cambiare la situazione,

e sappiamo benissimo di chi è la colpa di questo sistema malato!

Io nel mio piccolo da qualche anno sto cercando di sensibilizzare attraverso l’arte quello che accade nel nostro Paese, guardate il video , ascoltate il testo e se volete condividetelo ovunque!

Se tra di voi ci sono giornalisti o pubblicisti siete autorizzati a pubblicarlo, avete la mia autorizzazione pubblica!

La nostra generazione deve essere aiutata, dobbiamo gridare tutti insieme…  Io non ho problemi a mettere la faccia,  ma voi fate girare questo video, condividetelo sui social passatelo ai vostri amici, sono certo che un un buon 70% dei ragazzi si trova in queste triste condizioni.

Buona visione e buon ascolto.

(Francesco Fiumarella )

“Hanno tutti ragione” – Paolo Sorrentino

Ciao a tutti!  Oggi voglio segnalarvi una grandissima prefazione tratta dal libro di Paolo Sorrentino “Hanno tutti ragione”.

Lascio a voi una libera interpretazione! Io personalmente adoro questo testo perchè risulta  essere:  Forte, intenso e  troppo duro, ma sicuramente non falso e banale… In queste parole sicuramente non esiste l’ipocrisia e la paura di dire ciò che si pensa.. Purtroppo siamo abituati a nasconderci dietro un dito. Personalmente vi consiglio vivamente di non farvi mai intimorire da nessuno e combattere sempre per le vostre idee e pensieri di vita in ogni ambiente, da quello scolastico a quello lavorativo.. Nessuno ha il diritto di calpestare la dignità e le idee..

 

Buona lettura

– Prefazione di Mimmo Repetto al libro “Hanno tutti ragione”, di Paolo Sorrentino

 

Non sopporto i vecchi. La loro bava. Le loro lamentele. La loro inutilità. Peggio ancora quando cercano di rendersi utili. La loro dipendenza. I loro rumori. Numerosi e ripetitivi. La loro aneddotica esasperata. La centralità dei loro racconti. Il loro disprezzo verso le generazioni successive. Ma non sopporto neanche le generazioni successive. Non sopporto i vecchi quando sbraitano e pretendono il posto a sedere in autobus. Non sopporto i giovani. La loro arroganza. La loro ostentazione di forza e gioventù. La prosopopea eroica dei giovani è patetica. Non sopporto i giovani impertinenti che non cedono il posto in autobus. Non sopporto i teppisti. Le loro risate improvvise, scosciate ed inutili. Il loro disprezzo verso il prossimo diverso. Ancora più insopportabili i giovani buoni, responsabili e generosi. Tutto volontariato e preghiera. Tanta educazione tanta morte. Nei loro cuori e nelle loro teste. Non sopporto i bambini capricciosi e autoreferenziali e il loro genitori ossessivi e referenziali solo verso i bambini. Non sopporto i bambini che urlano e che piangono. E quelli silenziosi mi inquietano, dunque non li sopporto. Non sopporto i lavoratori e disoccupati e l’ostentazione melliflua e spregiudicata della loro sfortuna divina. Che sfortuna non è. Solo mancanza di impegno. Ma come sopportare quelli tutti dediti alla lotta, alla rivendicazione, al comizio facile e al sudore diffuso sotto l’ascella? Impossibile sopportarli. Non sopporto i manager e non c’è nemmeno bisogno di spiegare il perché. Non sopporto i piccoli borghesi, chiusi a guscio nel loro mondo stronzo. Alla guida della loro vita, la paura. La paura di tutto ciò che non rientra in quel piccolo guscio. E quindi snob, senza sapere nemmeno il significato della parola. Non sopporto i fidanzati, poiché ingombrano. Non sopporto le fidanzate, poiché intervengono. Non sopporto quelli di ampie vedute, tolleranti e spregiudicati. Sempre corretti. Sempre perfetti. Sempre ineccepibili. Tutto consentito tranne l’omicidio. Li critichi e loro ti ringraziano della critica. Li disprezzi e loro ti ringraziano bonariamente. Insomma, mettono in difficoltà. Perché boicottano la cattiveria. Quindi, sono insopportabili. Ti chiedono: “come stai?” e vogliono saperlo veramente. Uno choc. Ma sotto l’interesse disinteressato, da qualche parte, covano coltellate. Ma non sopporto neanche quelli che non ti mettono mai in difficoltà. Sempre ubbidienti e rassicuranti. Fedeli e ruffiani. Non sopporto i giocatori di biliardo, i soprannomi, gli incisivi, i non fumatori, lo smog e l’aria buona, i rappresentanti di commercio, la pizza a l taglio, i convenevoli, i cornetti con la cioccolata, i falò, gli agenti di cambio, i parati a fiori, il commercio equo e solidale, il disordine, gli ambientalisti, il senso civico, i gatti, i topi, le bevande analcoliche, le citofonate inaspettate, le telefonate lunghe, coloro che dicono che un bicchiere di vino al giorno fa bene, coloro che fingono di dimenticare il tuo nome, color che per difendersi dicono di essere dei professionisti, i compagni di scuola che dopo trent’anni ti rincontrano e ti chiamano per cognome, gli anziani che non perdono mai l’occasione che loro hanno fatto la Resistenza, i figli sprovvisti che non hanno nulla da fare e decidono di aprire una galleria d’arte, gli ex comunisti che perdono la testa per la musica brasiliana, gli svampiti che dicono “intrigante”, i modaioli che dicono “figata” e derivati, gli sdolcinati che dicono carino, bellino, stupendo, gli ecumenici che chiamano tutti “amore”, certe bellezze che dicono “ti adoro”, i fortunati che suonano ad orecchio, i finti disattenti che quando parli non ti ascoltano, i superiori che giudicano, le femministe, i pendolari, i dolcificanti, gli stilisti, i registi, le autoradio, i ballerini, i politici, gli scarponi da sci […] Non sopporto i timidi, i logorroici, i finti misteriosi, i goffi, gli svampiti, gli estrosi, i vezzosi, i pazzi, i geni, gli eroi, i sicuri di sé, i silenziosi, i valorosi, i meditabondi, i presuntuosi, i maleducati, i coscienziosi, gli imprevedibili, i comprensivi, gli attenti, gli umili, gli esperti, gli appassionati, gli ampollosi, gli eterni sorpresi, gli equi, gli inconcludenti, gli ermetici, gli attutisti,i cinici, i paurosi, i tracagnotti, i litigiosi, i superbi, i flemmatici, i millantatori, i preziosi, i vigorosi, i tragici, gli insicuri, i dubbiosi, i disincantati, i meravigliati, i vincenti, gli avari, i dimessi, i trascurati, gli sdolcinati, i lamentosi, i lagnosi, i capricciosi, i viziati, i rumorosi, gli untuosi, i bruschi, e tutti quelli che socializzano con relativa facilità. Non sopporto la nostalgia, la normalità, la cattiveria, l’iperattività, la bulimia, la gentilezza, la malinconia, la mestizia, l’intelligenza e la stupidità, la tracotanza, la rassegnazione, la vergogna, l’arroganza, la simpatia, il doppiogiochismo, il menefreghismo, l’abuso di potere, l’inettitudine, la sportività, la bontà d’animo, la religiosità, l’ostentazione, la curiosità e l’indifferenza, la messa in scena, la realtà, la colpa, il minimalismo, la sobrietà e l’eccesso, la genericità, la falsità, la responsabilità, la spensieratezza, l’eccitazione, la saggezza, la determinazione, l’autocompiacimento, l’irresponsabilità, la correttezza, l’aridità, la serietà e la frivolezza, la pomposità, la necessari età, la miseria umana, la compassione, la tetraggine, la prevedibilità, l’incoscienza, la capziosità, la rapidità, l’oscurità, la lentezza, la medietà, la velocità, l’ineluttabilità, l’esibizionismo, l’entusiasmo, la sciatteria, la virtuosità, il dilettantismo, il professionismo, l’autonomia, la dipendenza, l’eleganza e la felicità. Non sopporto niente e nessuno. Neanche me stesso. Soprattutto me stesso. Solo una cosa sopporto. La sfumatura.

– Prefazione di Mimmo Repetto al libro “Hanno tutti ragione”, di Paolo Sorrentino

TALENTI FILM- IL BIVIO DELLA SPERANZA (2012)

Ciao a tutti gli appassionati di cinema , cortometraggi e mediometraggi:

Oggi vi voglio far vedere un vecchio mediometraggio  della Talenti Film con me protagonista:

Trama: Una giovane coppia decide di fare una gita fuori mano per riconciliare il proprio rapporto.

 Questo è un Thriller dalle tinte noir basato su un fatto di cronaca realmente accaduto.

Il mediometraggio è stato presentato in molte rassegne cinematografiche in tutta Italia.

Noi della  Talenti Film siamo molto legati a questa opera per il successo avuto in rete e durante presentazioni Live.

Buona visione

“IL BIVIO DELLA SPERANZA”

PRODUZIONE:

TALENTI FILM 2012

REGIA:
EDOARDO MONNIELLO

AIUTO REGIA E FOTOGRAFO DI SCENA:
DOMENICO IACOBELLI

CAST:
FRANCESCO FIUMARELLA
FRANCESCA DE LEONARDIS
CLAUDIO CAMILLI
MARCO PACE

( Teaser Trailer)

( Mediometraggio completo )

3 monologhi – Più apprezzati e condivisi dai Lettori-Francesco Fiumarella

Buona sera a tutti, oggi voglio riproporre per i nuovi lettori i 3 miei monologhi sulla vita più condivisi e apprezzati in questo anno da chi mi segue.

Oltre ad utilizzare la voce originale dei doppiatori Italiani per la creazione delle famose scene, ogni tanto utilizzo anche la mia vera voce per dare un senso ad alcuni testi molto significati sul vera essenza della “vita”.

Ascoltare delle parole di saggezza molte volte aiuta a vivere meglio, perchè il più delle volte ci dimentichiamo che la vita è un regalo stupendo e purtroppo non tutti hanno la possibilità di viverla!

Buona visione.

1.

2.

3.

Breve storia di una generazione – Monologo di Francesco Fiumarella sulla società Italiana

Monologo interpretato da Francesco Fiumarella, tratto da “BREVE STORIA DI UNA GENERAZIONE” di Torto O.G.

Oggi voglio riproporre ai miei nuovi  lettori questo mio  vecchio monologo al quale sono molto legato ,

premettendo che  è recitato con la mia vera voce 😉

Questo monologo è un messaggio per tutti quei giovani che credono ancora nei sogni che attraverso la propria arte indipendente hanno la forza di gridare e far capire a questa società che non è colpa nostra se purtroppo il futuro  di tantissime persone si presenta difficile.  Le nostre passioni ci rendono vivi come l’arte cinematografica seria e diretta, quella che anche con pochi mezzi  può far si che le nostre emozioni e paure possano essere viste da tutti senza essere giudicati in questo sistema di false promesse e garanzie.

Ascoltate attentamente le parole del monologo  e guardate la scena finale! Credo che molti di voi condividano il mio elegante gesto verso i “POTENTI”

e se credete sia efficace fatelo girare in tutti i social e segnalatelo  alle vecchie e nuove generazioni, in passato ho dato il permesso di far vedere questo video nelle scuole e università! I giovani devono capire cosa vuol dire vivere  e che le stronzate prima o poi finiscono quando si rapporteranno con  la vita vera! 

Sono stanco di vedere famiglie distrutte per  mancanza di lavoro e denaro o giovani senza speranza privi di valori con scetticismo nei rapporti!

Ormai in Italia si vede solo tristezza nei volti della gente!

“Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla.”

Buona visione a tutti.

The Big Kahuna (Monologo sulla vita ) – Francesco Fiumarella

Per i miei nuovi visitatori, ripropongo un mio monologo sulla “VITA ” tratto da un gradissimo film, “THE BIG KAHUNA”.

Questo testo dal mio punto di vista dovrebbe essere da esempio per tutti sia per le vecchie che nuove generazioni condizionate dallo stereotipo mediatico e materialista di questa triste società non capendo che le cose importanti della vita sono altre! La bellezza, denaro e  dittatura religiosa non sono tutto per essere dei veri uomini!

Quello che conta veramente è lo star bene con se stessi, e come diceva  Albert Einstein:

                                    Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.

The-Big-Kahuna