
“Road House” del 2024, diretto da Doug Liman, si propone come un remake moderno del cult degli anni ’80 con Patrick Swayze. Tuttavia, nonostante le aspettative, il film delude su vari fronti.

La trama appare prevedibile e priva di originalità, riproponendo cliché già visti senza aggiungere elementi innovativi. I personaggi mancano di profondità, risultando stereotipati e poco sviluppati. Anche la performance di Jake Gyllenhaal, solitamente convincente, non riesce a risollevare le sorti del film, apparendo forzata e poco ispirata. Conor McGregor, al suo debutto cinematografico, non aggiunge valore significativo alla pellicola.

La regia di Liman non riesce a conferire al film una direzione chiara, oscillando tra scene d’azione esagerate e momenti drammatici poco convincenti. La sceneggiatura è carente, con dialoghi banali e situazioni poco credibili. Il tentativo di modernizzare la storia originale risulta superficiale e inefficace.
Le sequenze d’azione, elemento centrale del film, sono spesso rovinate da un uso eccessivo di CGI di bassa qualità, rendendo le scene poco realistiche e talvolta ridicole. La colonna sonora non lascia il segno e non contribuisce a creare l’atmosfera desiderata.

In definitiva, “Road House” del 2024 non riesce a rendere giustizia all’originale, risultando un remake non necessario e mal realizzato. Gli appassionati del film del 1989 potrebbero rimanere delusi da questa nuova versione, che manca di carisma e autenticità.
