The Fabelmans è… un film. Diretto da Steven Spielberg, racconta una storia ispirata alla sua infanzia, ma non è chiaro quanto ciò aggiunga qualcosa di davvero nuovo o necessario al panorama cinematografico attuale.

La narrazione è, sì, intima e personale, ma forse un po’ troppo. Ci sono lunghe sequenze familiari che sembrano più un esercizio di memoria privata che un film universale in cui tutti possano riconoscersi. Il ritmo, a tratti, risulta lento, e alcuni personaggi appaiono più come archetipi che come persone reali. Michelle Williams offre una performance intensa, ma a volte troppo teatrale, quasi fuori tono rispetto alla delicatezza della storia.

La regia è tecnicamente impeccabile – ma d’altronde, da Spielberg cosa ci si aspetta? Forse proprio questo è il problema: il film sembra costruito più per compiacere chi lo ha creato che per coinvolgere veramente chi lo guarda. Insomma, The Fabelmans è un film ben fatto… ma non necessariamente coinvolgente.