
Giorgio Armani: il genio dell’eleganza italiana
Nascita e primi passi
Giorgio Armani nasce l’11 luglio 1934 a Piacenza, una città dell’Emilia-Romagna. Inizialmente intraprende la facoltà di Medicina, ma il suo destino cambia quando inizia a lavorare come vetrinista presso La Rinascente di Milano. Qui scopre la sua passione per la moda, sviluppando competenze come buyer e poi come stilista presso Nino Cerruti negli anni ’60 .
La nascita di un impero
Nel 1975, insieme al partner Sergio Galeotti, decide di avviare il proprio marchio. Vendono la loro Volkswagen per finanziarsi, dando vita a una linea menswear, seguita un anno dopo da quella femminile . Fu allora che lanciò la famosa giacca destrutturata, un capo senza fodera con spalle morbide e silhouette fluida, che divenne subito un simbolo rivoluzionario dello stile italiano pronto-made .
L’ascesa internazionale
Nei tardi anni ’70 e negli anni ’80, Armani consolida la sua posizione con i celebri “power suit”, diventati icone di eleganza sobria e sofisticata per uomini e donne, rivoluzionando anche la moda femminile in ambito lavorativo . Il suo stile conquista Hollywood: la notorietà globale arriva grazie a Richard Gere in American Gigolo nel 1980, e da lì Armani inizia a vestire star come Julia Roberts, Lady Gaga, Beyoncé, e la principessa Diana .
Un impero indipendente
Armani non si limita alla moda: espande il brand fino a includere profumi, arredamento (Armani/Casa), hotel, ristoranti, fino a una squadra di basket, l’Olimpia Milano EA7 . Non ha venduto quote della sua azienda e ha mantenuto un controllo completo, costruendo un impero valutato tra 10 e 12 miliardi di dollari secondo Forbes .
Visione, artigianalità e indipendenza
Sempre coinvolto nei minimi dettagli — dalla scelta dei tessuti alle presentazioni in passerella — Armani considerava il suo lavoro sia arte sia impresa. Amava il minimalismo, l’equilibrio e la coerenza estetica, rifiutando mode passeggere in favore di un’eleganza duratura .
Gli ultimi anni e la scomparsa
Nel 2025, per problemi di salute, salta per la prima volta la finale della Milan Fashion Week, un fatto inusuale per lui . L’Armani Group annuncia che Giorgio Armani è deceduto serenamente, a 91 anni, il 4 settembre 2025, a Milan . Fino agli ultimi giorni ha lavorato intensamente ai suoi progetti .
Una camera ardente viene allestita presso l’Armani/Teatro a Milano dal 6 al 7 settembre, mentre i funerali si svolgono in forma privata, assecondando le sue ultime volontà . La città di Milano e l’intera Italia piangono la perdita del “Re Giorgio” con omaggi reali e tributi commossi .
Addii e memoria
Il mondo della moda, delle celebrità e della politica rende omaggio a un visionario che ha incarnato l’eleganza italiana. Molti sottolineano la sua capacità di fondere stile, rigore imprenditoriale e sobrietà. Armani lascia un’eredità culturale, imprenditoriale e estetica destinata a durare a lungo .
Riepilogo biografico
Data/Eventi Dettagli Nascita 11 luglio 1934, Piacenza Inizio carriere Vetrinista a Milano, poi stilista per La Rinascente e Nino Cerruti Fondazione del marchio 1975 (menswear), 1976 (womenswear), con Sergio Galeotti Rivoluzione stilistica Giacca destrutturata, power suit, minimalismo elegante Espansione globale Moda, profumi, arredamento, ospitalità, sport Valore dell’impero Circa 10–12 miliardi di USD Scomparsa 4 settembre 2025, a Milano, all’età di 91 anni Camera ardente 6–7 settembre presso Armani/Teatro a Milano Funerali Privati, secondo le sue volontà
La vita di Giorgio Armani è stata un viaggio di raffinata eleganza, imprenditorialità appassionata e integrità. Il suo impatto sulla moda globale e il Made in Italy rimarranno eterni.
