Oggi ho il piacere di intervistare l’amica Attrice, Cabarettista e Cantante Daniela Airoldi che da piccolissima partecipa allo Zecchino d’Oro con la canzone Concertino in cucina, scritta da Laura Zanin e Tertulliano Luppi, assieme a Marco Lo Giusto e Oreste Patacchini e poi rimane nel Coro dell’Antoniano per ben 8 anni.

Frequenta la Scuola di Recitazione dell’ATER teatro di Bologna e debutta negli anni ’80 con la compagnia di Alberto Lionello, dove lavora per quattro anni, dal 1984 con lo spettacolo Divorziamo di Victorien Sardou, in tournée fino al 1986 e nello stesso anno recita ne Il Gioco delle Parti di Luigi Pirandello, fino a tutto il 1987.

È del 1990 lo spettacolo Rap Chantant, nella compagnia di Fiorenzo Fiorentini. Questa volta si tratta di un varietà (spettacolo) con un passaggio verso la prosa leggera e il cabaret. Le sue caratteristiche recitative sono state notate anche da Federico Fellini, che nel 1990 le affida una parte ne La voce della luna al fianco di Roberto Benigni e Paolo Villaggio. Successivamente interpreta ruoli tra Teatro, Cinema e TV consolidando una notevole carriera. Nel 2020 viene Insignita del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” in occasione dell’ VIII Edizione.

INTERVISTA:

FRANCESCO FIUMARELLA: Ciao Daniela cosa ti ha portato a scegliere la recitazione come carriera? C’è stato un momento in particolare che ti ha fatto capire che questa era la tua strada?

DANIELA AIROLDI : Essendo stata nel Piccolo Coro dell’Antoniano dai 5 ai 13 anni, ho respirato aria di spettacolo fin da bambina e mi è rimasta nel sangue, infatti dopo il diploma al Liceo Linguistico ho frequentato dei laboratorio teatrali con una compagnia professionista che nei saggi di fine anno mi faceva fare sempre il ruolo da protagonista dicendomi che ero molto dotata, poi un altro mio insegnante di recitazione mi disse che ero l’unica del corso che frequentavo che poteva provare a farlo come professione e a quel punto c’ho provato seriamente.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come ti prepari per un nuovo ruolo? Hai una routine o un metodo specifico per entrare nel personaggio?

DANIELA AIROLDI:Come prima cosa leggo attentamente la sceneggiatura e il mio ruolo, cerco di comprenderlo totalmente, sfumature e sottotesto compresi, insomma cerco di immedesimarmi nel personaggio senza giudicarlo per interpretarlo al meglio

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stato il ruolo più impegnativo della tua carriera e come hai affrontato le sfide che ha presentato?

DANIELA AIROLDI:Ho partecipato a molte candid camera ed in particolare in “Scherzi a Parte” nello scherzo fatto al pilota Barrichello ero la protagonista assoluta con lui ed era tutto sulle mie spalle, avevo l’enorme responsabilità della riuscita dello scherzo che era costato parecchi soldi alla produzione che aveva addirittura affittato un elicottero, c’era un copione ma io ho dovuto improvvisare tantissimo seguendo le reazioni di Barrichello per far sembrare che tutto quello che succedeva era vero e non capisse che era uno scherzo, è stata davvero dura ma ce l’ho fatta perché sono riuscita ad improvvisare bene.

FRANCESCO FIUMARELLA:Ti senti più a tuo agio nei ruoli drammatici o comici? Quali differenze trovi nell’interpretare questi generi?

DANIELA AIROLDI:Ho iniziato facendo ruoli comici e brillanti perché mi dicevano che ero portata per quelli, poi negli anni con le varie esperienze lavorative sono riuscita a fare anche i ruoli drammatici bene, far ridere è molto più difficile che far piangere e infatti non è detto che un attore drammatico sappia fare anche il comico, mentre è molto più facile che succeda il contrario, la differenza principale secondo la mia esperienza è che quando fai i ruoli drammatici devi essere un tutt’uno col personaggio, esserci completamente dentro, non essere sopra le righe, essere contenuta e molto vera, quindi attingere dalle proprie sofferenze.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un personaggio che hai interpretato a cui sei particolarmente affezionata? Se sì, perché?

DANIELA AIROLDI: Sono 2: Laura nel film “Sono Tornato” perché è un ruolo importante nel film, poi si era creato un bel feeling col regista Miniero e perché ho avuto la fortuna di lavorare con un grande attore come Popolizio, con una brava attrice come Stefania Rocca e ho ricevuto tantissimi complimenti da parte del pubblico. L’altro personaggio è nel corto “Arbre Magique” perché finalmente è un ruolo da protagonista, molto sfaccettato ed impegnativo che mi ha messo alla prova e mi ha dato molte soddisfazioni, con complimenti sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai mai lavorato a un progetto che ti ha cambiata come persona, oltre che come attrice?

DANIELA AIROLDI:Sinceramente come persona no, come attrice succede ogni volta che faccio un bel ruolo perché cerco sempre di mettermi alla prova.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un attore o una regista con cui sogni di lavorare in futuro?

DANIELA AIROLDI:Certamente: Pappi Corsicato perché è un bravo regista pieno di fantasia e un po’ Felliniano, Giuseppe Tornatore che è bravissimo, Dany Boon perché adoro i suoi film comici, François Ozon perché mi piacciono i suoi film e mi piacerebbe lavorare in un film francese.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quando scegli i tuoi ruoli, cosa ti attira di più: la complessità del personaggio, il messaggio del film, o altri fattori?

DANIELA AIROLDI :Solo la complessità del personaggio.

FRANCESCO FIUMARELLA: Il pubblico e la critica hanno un grande impatto sulla percezione di un’opera. Quanto influenzano il tuo approccio alla recitazione?

DANIELA AIROLDI :Sicuramente essendo stati finora giudizi soprattutto molto positivi, mi danno moltissima carica e stimoli per continuare a fare l’attrice.

FRANCESCO FIUMARELLA:Ci sono stati momenti di dubbio nella tua carriera? Se sì, come li hai superati?

DANIELA AIROLDI: Ne ho avuti tanti perché il nostro è sempre un lavoro precario se non sei famoso e ne ho anche adesso perché è sempre più difficile che scrivano e ci siano ruoli per le attrici dai 50 ai 70 anni, quei pochi che ci sono li fanno le attrici famose. Credo che non si superino, ci si abitua a conviverci, per fortuna ci sono le produzioni indipendenti, soprattutto coi cortometraggi che mi chiamano per ruoli belli e interessanti

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono i tuoi obiettivi futuri come attrice? C’è qualche progetto particolare che stai aspettando con ansia?

DANIELA AIROLDI: Ho imparato a eliminare l’ansia dal mio lavoro, ci sono obiettivi e progetti futuri ma come ben sai per scaramanzia non si dicono mai, si dicono solo quando inizi a farli.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai mai pensato di passare dietro la macchina da presa, magari per dirigere o scrivere una sceneggiatura?

DANIELA AIROLDI: La regia non m’interessa, invece mi interessa la scrittura, anche perché io ho scritto, mai da sola, i miei spettacoli di cabaret e quello sulla Piaf, ho scritto insieme a un’altra autrice la sceneggiatura di un cortometraggio tratto da una mia idea, ma non credo che riuscirò a farlo, trovare una produzione ecc., ma mai dire mai, chissà…….

FRANCESCO FIUMARELLA:Che consiglio daresti a una giovane attrice che vuole intraprendere questa carriera?

DANIELA AIROLDI:Non amo dare consigli, forse non sono in grado di farlo, penso che intraprendere questa carriera in questi tempi sia una follia, ma ognuna se veramente vuole farla è giusto che almeno ci provi,     ma ci vuole molta forza per non cadere nella frustrazione e nella depressione, quindi bisogna stare attente.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come ti senti quando guardi il risultato finale di un film o di una serie in cui hai lavorato? È mai diverso da quello che ti aspettavi durante le riprese?

DANIELA AIROLDI: Beh dipende da come hanno montato le scene, alcune volte sono rimasta delusa dal montaggio che non mi ha valorizzato, ma generalmente mi ritengo abbastanza soddisfatta, sapendo che posso fare sempre meglio il mio lavoro.

FRANCESCO FIUMARELLA:In che modo scegli i progetti a cui partecipare? Segui l’istinto o c’è una strategia dietro ogni decisione?

DANIELA AIROLDI:Dipende sempre tutto dalla qualità e non dalla quantità del ruolo che mi propongono, ci sono personaggi che anche se non sono protagoniste hanno importanza all’interno dell’opera e quindi vengono fuori bene, evito le figurazioni anche speciali perché possono tagliarle nel montaggio.

FRANCESCO FIUMARELLA: C’è un messaggio o una causa particolare che speri di promuovere attraverso i tuoi ruoli?

DANIELA AIROLDI: Di solito no, perché i ruoli non vanno mai giudicati, sennò nessuno interpreterebbe assassini o personaggi negativi, però io spero sempre di trasmettere emozioni attraverso le mie interpretazioni.

FRANCESCO FIUMARELLA: Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera fino a oggi?

DANIELA AIROLDI :Sicuramente quando ho lavorato con Fellini, l’unico vero Maestro del cinema italiano, ne “La Voce della Luna”, ma anche con Miniero nel film “Sono Tornato” e nel mio Recital “Omaggio a Edith Piaf”, tante soddisfazioni, ho avuto una bella carriera, anche nelle sitcom anni ‘90, ho lavorato praticamente in tutte.

FRANCESCO FIUMARELLA:Se potessi interpretare qualsiasi personaggio della letteratura, della storia o del cinema, chi sceglieresti e perché?

DANIELA AIROLDI:Giulietta Masina, per il bellissimo rapporto che ho avuto con Fellini, anche per la somiglianza fisica e perché è stata un personaggio importante, come attrice e donna.