Oggi ho il piacere di intervistare l’amico Attore, Doppiatore, Direttore del Doppiaggio e Dialoghista, Roberto Chevalier. Insignito del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” in occasione della IX Edizione 2021

Intervista:
FRANCESCO FIUMARELLA: Ciao Roberto,come è iniziata la tua carriera nel mondo del doppiaggio e della recitazione? Hai sempre saputo che volevi intraprendere questa strada?
ROBERTO CHEVALIER:Tutta la mia carriera artistica è iniziata con il film “Giovani mariti” diretto da Mauro Bolognini nel 1958, avevo 5 anni ed era il primo film da attore. Poi sono seguiti tutti gli altri campi lavorativi. Non sapevo che avrei continuato con successo.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un personaggio che hai doppiato a cui ti sei particolarmente affezionato? Cosa ti ha colpito di quel ruolo?
ROBERTO CHEVALIER:Dopo Tom Cruise e Tom Hanks sono molto legato al doppiaggio di Philip Seymour Hoffmann in “Truman Capote-a sangue freddo” Personaggio difficile, particolare e al di fuori dei miei standard.


Tom Cruise
FRANCESCO FIUMARELLA:Hai avuto esperienze in cui la tua interpretazione vocale ha influenzato il modo in cui il pubblico ha percepito un personaggio?
ROBERTO CHEVALIER:La testimonianza di come sono stati percepiti tanti personaggi da me doppiati sta nei 36 premi ricevuti per le mie interpretazioni e il costante affetto e dedizione del pubblico.

FRANCESCO FIUMARELLA:Doppiare un attore famoso richiede una particolare sintonia. Qual è stata la sfida più grande che hai incontrato nel cercare di restituire fedelmente le emozioni di un attore straniero?
ROBERTO CHEVALIER:la sfida più grande è sempre entrare in completa empatia con l’attore che doppio, essere lui anche con l’espressione facciale e col corpo, oltre che con l’anima.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai un attore straniero o un personaggio che sogni ancora di doppiare?
ROBERTO CHEVALIER:sono sempre in attesa di nuove sfide e di nuovi attori da impersonare.
FRANCESCO FIUMARELLA:Essere un direttore del doppiaggio implica una visione d’insieme e una grande attenzione ai dettagli. Quali sono i passaggi chiave che segui per assicurarti che un doppiaggio sia perfetto?
ROBERTO CHEVALIER:facendo il direttore devo scegliere un doppiatore con capacità tecnico-artistiche all’altezza del suo attore-guida, una buona distribuzione fa uscire quella voce da quel corpo rendendo credibile la trasposizione linguistica.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto è importante per te la fedeltà alla versione originale del film o della serie rispetto alla necessità di adattare dialoghi e emozioni per il pubblico italiano?
ROBERTO CHEVALIER:la fedeltà all’originale è essenziale, poi ci sono vari problemi di sinc e linguistici da risolvere, ma niente è impossibile se si ha cultura ed esperienza.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai mai lavorato con attori o doppiatori alle prime armi? Quali consigli dai loro per entrare con successo nel mondo del doppiaggio?
ROBERTO CHEVALIER:ho lavorato con attori professionisti che non avevano mai doppiato e giovani alle prime armi. Il consiglio è sempre lo stesso: affidarsi alle capacità e competenze del direttore. Poi per chi vuole iniziare dalle basi è indispensabile affidarsi a bravi maestri.
FRANCESCO FIUMARELLA:Come gestisci la pressione e le scadenze strette nei progetti di doppiaggio di film o serie molto attese?
ROBERTO CHEVALIER:la pressione va gestita con calma e sicurezza, avendo le giuste chiavi
si apre ogni porta.

FRANCESCO FIUMARELLA:L’adattamento dei dialoghi di una sceneggiatura è un’arte complessa. Come trovi l’equilibrio tra rimanere fedele all’originale e creare qualcosa che suoni naturale nella lingua italiana?
ROBERTO CHEVALIER:siamo equilibristi provetti nel mantenere la fedeltà all’originale evitando trappole linguistiche con giri di parole e trovando concetti più spendibili per rendere comprensibile l’opera. La cultura e l’esperienza sono essenziali per un buon adattamento.
FRANCESCO FIUMARELLA:C’è mai stato un momento in cui un gioco di parole o una battuta nel film originale era impossibile da tradurre in italiano? Come hai risolto la situazione?
ROBERTO CHEVALIER:Nulla è impossibile a chi comprende bene il film in oggetto e conosce bene la lingua italiana.
FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto è importante il contesto culturale quando adatti dialoghi? Hai qualche esempio di adattamento particolarmente sfidante per via delle differenze culturali?
ROBERTO CHEVALIER:Ne avrei troppi di esempi, ma il risultato ottenuto dimostra che tutto si supera.
FRANCESCO FIUMARELLA:Hai qualche aneddoto divertente o inaspettato che ti è successo durante una sessione di doppiaggio?
ROBERTO CHEVALIER:è difficile rendere per iscritto situazioni buffe o errori divertenti. Ma ce ne sono tanti in ogni lavorazione.
FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa ti piace di più del lavorare come direttore del doppiaggio rispetto a doppiare direttamente un personaggio?
ROBERTO CHEVALIER:Fare il direttore è la regia del doppiaggio: affascinante e divertente! E poi sei responsabile dell’intero progetto.

FRANCESCO FIUMARELLA:Ci sono nuovi progetti in arrivo di cui puoi parlarci? Quale sarà la tua prossima sfida?
ROBERTO CHEVALIER:Conn gli accordi di riservatezza che firmiamo possiamo solo essere generici: ho appena finito di fare i dialoghi di un film con la Kidman e di doppiare Tom Hanks e Dennis Quaid in due bei film.


FRANCESCO FIUMARELLA:Con il crescente uso dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie vocali, pensi che il doppiaggio tradizionale possa evolversi o essere minacciato?
ROBERTO CHEVALIER:l’AI non potrà ancora per lungo tempo imitare la nostra emotività e recitazione.

