Oggi ho il piacere di intervistare, il giovane amico attore emergente, Vincenzo Amoruso, Insignito del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award VIII Edizione 2020.

FRANCESCO FIUMARELLA: Ciao Vincenzo, quando e come è nata la tua passione per la recitazione?

VINCENZO AMORUSO: Credo che non è mai iniziata, perché è sempre stata lì, da quando ne ho memoria ho sempre avuto amore per la recitazione fin da bambino, raccontare e trasmettere me stesso, ciò che ho nel cuore. Quando ero bambino passavo ore e ore in una videoteca di videocassette e DVD vicino casa mia, e vedevo tutti quei film proiettati, le copertine dei film, come se qualcosa mi chiamasse in qualche modo. Ero un bambino molto timido, molto chiuso, balbuziente, ma gesticolavo molto ed ero molto irrequieto. Mio nonno che fece una comparsa insieme a Vittorio Gassman nel film “L’armata Brancaleone” mi diceva sempre “vai in teatro , vai a fare l’attore” ogni giorno mi diceva queste parole avendo anche lui una grande passione per quest’arte, io non gli davo retta perché non mi sentivo all’altezza, ma un giorno grazie a lui all’età di 10 anni entrai in teatro, e tutta la mia paura svaní definitivamente, ero affascinato dal palcoscenico, ho trovato me stesso, ho capito davvero che cosa dovevo fare. In tutta la mia adolescenza ho studiato il teatro greco antico, tragedie di “Eschilo,Sofocle, Aristotele, Euripide” e sono stato forgiato dal teatro greco, essendo anche nato a Crotone la città di Pitagora, e il mio amore per l’arte cresce sempre di più ogni giorno.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono stati i momenti più significativi del tuo percorso fino ad oggi?

VINCENZO AMORUSO:Sono sempre stati ogni volta che mi trovavo in quinta prima di uno spettacolo, ogni secondo prima che battesse il ciak, ogni mio studio, ogni mio sacrificio, ogni mia lacrima di preoccupazione, significano sempre molto perché mi ricordano chi sono e il perché lo faccio. 

FRANCESCO FIUMARELLA: Come sei venuto a conoscenza della mia tecnica di playback sincronizzato che ho istituito nel 2006 per gli Attori?

VINCENZO AMORUSO:Dopo tanti anni di teatro avevo intenzione di dedicarmi anche al cinema, e così ho aperto una pagina Instagram solamente per mettere video su come recitavo così pensavo qualcuno mi notasse, poi ho pensato….visto che ricordavo molte scene di film volevo immedesimarmi in quelle scene, poi un giorno vidi un video per caso di un attore che recitava con la voce del doppiatore nel film,  e li ho voluto provare questo metodo, e di lì in poi , non mi sono più fermato. Feci un video ogni giorno, e mi divertivo da morire. Quei video sono ancora sulla mia pagina Instagram, e quando li rivedo mi emoziono perché vedo tutta la strada che ho fatto. Un pomeriggio mi ricordo ricevetti un messaggio su Instagram dall’ufficio stampa del Premio Vincenzo Crocitti International dicendomi che questa tecnica era stata creata da te , e in quel momento capí chi era quell’attore nel video, e tu mi hai scoperto invitandomi per l’evento del 2019 e li ebbi l’occasione di conoscerti e ringraziarti.

FRANCESCO FIUMARELLA: In che modo questa tecnica ha influenzato il tuo stile recitativo e la tua crescita come attore?

VINCENZO AMORUSO:Mi è servita moltissimo a migliorare la mia espressività, il mio sguardo , e i miei movimenti. L’espressività come anche la dizione è fondamentale perché l’emozione deve essere accompagnata con il nostro corpo. Con il nostro viso. Lo spettatore secondo me deve rimanere affascinato dalla tua capacità di cambiare l’emozione tramite l’azione e il gesto. La parola Attore deriva dal greco antico che significa “COLUI CHE AGISCE” e questa tecnica ha migliorato moltissimo la mia elasticità facciale. 

FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto ha significato per te ricevere il “Premio Vincenzo Crocitti International – Vince Award”?

VINCENZO AMORUSO:Mi si sono aperti molti mondi, ho conosciuto molti artisti importanti, ho conosciuto artisti che Hanno fame” come me, che hanno voglia di fare con cui possiamo lavorare insieme, mi ha fatto conoscere il mio attuale educatore vocale, mi ha dato uno stimolo, più fiducia in me stesso. È stato davvero un onore per me , è stato il primo premio che ho vinto nella mia vita , e porta il mio stesso nome Vincenzo, e il grande Vincenzo Crocitti era anche lui d’origine calabra per cui per me è stata una felicità, un esempio. 

FRANCESCO FIUMARELLA:Pensi che il premio abbia avuto un impatto concreto sulla tua carriera e sulle opportunità lavorative?

VINCENZO AMORUSO:Assolutamente si, è un premio che punta a chi merita davvero, a chi purtroppo è stato messo in ombra per un sistema sbagliato, in Italia ci sono davvero moltissimi artisti che hanno cuore per questo. Come appunto è successo con me, il premio è un rinascimento che non punta solo al talento ma anche al comportamento umano di ogni artista e questo è molto importante. 

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono i progetti a cui stai lavorando attualmente? 

VINCENZO AMORUSO:Sono sempre attivo in campo teatrale, uno scrittore che mi piace moltissimo è Michail Lermontov, che è poco conosciuto ma è molto potente, i miei ultimi progetti sono stati tratti dai suoi poemi che grazie a Dio stanno andando molto bene, a giugno andrò in scena con il suo best seller “UN EROE DEL NOSTRO TEMPO”, un progetto molto difficile per me essendo regista e attore, una grande sfida, un grande cambiamento, e spero col tutto il cuore di portarlo a termine, ovviamente con persone di cui mi fido ciecamente. 

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stato il ruolo che più ti ha messo alla prova finora?

VINCENZO AMORUSO:Sono stati due, uno è stato a 17 anni quando interpretavo Prometeo Incatenato , tragedia di Eschilo, è stato davvero un ruolo che mi ha consumato, ma che mi ha fatto crescere molto, all’inizio non volevo farlo, avevo paura , soprattutto per le mie emozioni, ma dopo esser andato in scena quel giorno, è unp spettacolo che farei ogni giorno. E l’altro è L’arcangelo della morte di Lermontov, il mio ultimo lavoro andato in scena a gennaio, sentivo la pesantezza del personaggio, era molto potente, e quella potenza mi faceva tremare ogni giorno, mentre provavo, un poema di 800 versi da solo senza buio, molto drammatico, un personaggio enigmatico che ti entra nel sangue, solo il nome dice tutto. Ma una volta finito e tornato in quinta, stanco , senza voce, il corpo indolenzito, ero felice di questo traguardo che non pensavo avrei superato. 

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai degli obiettivi specifici che vorresti raggiungere nel mondo dello spettacolo?

VINCENZO AMORUSO:Non cerco fama, non cerco denaro, non cerco attenzioni, al giorno d’oggi ormai chiunque può avere tutto questo. Io voglio solo lasciare un segno nel mondo tramite la mia arte. Voglio che il pubblico provi delle vere emozioni guardandomi, e li aiuti a superare gli ostacoli della vita, come il teatro e il cinema hanno fatto , e stanno ancora facendo con me.

FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa consiglieresti a chi sogna di intraprendere la carriera di attore?

VINCENZO AMORUSO:Di essere originale, ispirarsi e non copiare, mai essere traditori di sé stessi, creare sempre cose nuove, nuovi modi, nuove emozioni, essere rivoluzionari, e soprattutto MAI AVERE LA PAURA DI FALLIRE perché il fallimento fa parte del nostro lavoro ma ci dà molta forza, ci aiuta a cambiare, a migliorare, a non mollare mai, e altra cosa STUDIARE SEMPRE. 

FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto è importante essere valorizzati e riconosciuti in un settore così competitivo?

VINCENZO AMORUSO:La competizione per me è inutile, l’arte è bella perché impari sempre da qualcuno, ognuno è unico a modo suo, ci si può sempre unire e lavorare insieme, essere valorizzati e riconosciuti va sempre bene assolutamente. Sono soddisfazioni.Ma il valore e il riconoscimento più grande lo dà il pubblico. E se si cattura il pubblico con il nostro intrattenimento allora non c’è riconoscenza più grande. Da lì poi è tutto in discesa.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un messaggio che vorresti condividere con chi sta cercando di emergere nel mondo della recitazione?

VINCENZO AMORUSO:“L’arte è una maturazione, una evoluzione, un elevamento che ci permette di emergere dall’oscurità in un bagliore di luce.” – Jerzy Grotowski.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un episodio curioso o emozionante legato alla tua carriera che ti piacerebbe raccontare?

VINCENZO AMORUSO:Si, il 10 giugno 2024 andai in scena con il demone di Lermontov, il più importante poema della letteratura russa, volevo portare in scena quel poema come attore ma non avendo molta esperienza come regista e non sapendo da dove iniziare, proposi il progetto a molti registi per iniziare una collaborazione. Le loro risposte sono state ” No è molto difficile, è impossibile farlo, no è un testo russo e non piacerà a nessuno, politicamente non è corretto”  È molto drammatico il pubblico non lo apprezzerà, non voglio rischiare la mia carriera. No, non lo conosce nessuno sicuramente non piacerà, e tu non riuscirai a fare questo personaggio, no è una storia banale , non credo che si possa fare.” Ma ovviamente non mi sono tirato indietro, quel poema ha cambiato la mia vita , e volevo portarlo in scena, e allora decisi di occuparmi io di tutto, regia, recitazione, produzione. Ero molto spaventato, ma l’amore per questo lavoro mi spingeva. E dopo essere andato in scena e dopo soli 4 mesi ad averlo pubblicato….avevo vinto 50 premi in tutto il mondo!