
Daniele Luchetti torna al cinema con Confidenza, un’opera intensa e raffinata che conferma ancora una volta la sua capacità di raccontare l’animo umano con profondità e tensione narrativa. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone, si muove con eleganza sul confine tra dramma e thriller psicologico, costruendo un intreccio che cattura lo spettatore dall’inizio alla fine.
Straordinario, come sempre, Elio Germano: la sua interpretazione è magnetica, sfaccettata, capace di restituire tutte le contraddizioni di un personaggio complesso, tormentato dai segreti e dal peso delle proprie scelte. Germano porta sullo schermo un’umanità fragile e inquieta che ci tiene sospesi, in bilico tra empatia e inquietudine.
La regia di Luchetti lavora sulle atmosfere con precisione, dosando sapientemente silenzi, ombre e sguardi. Ogni dettaglio contribuisce a creare un senso di attesa costante, una tensione che ricorda i grandi thriller di Hitchcock: lo spettatore resta incollato alla storia, avvolto da un senso di sospensione che cresce scena dopo scena.
Confidenza è un film che colpisce e resta dentro, un’opera che dimostra come il cinema italiano sappia ancora sorprendere con racconti potenti e universali, capaci di unire introspezione psicologica e tensione narrativa.
