
Opera prima, diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, è un film che colpisce profondamente per la sua capacità di affrontare temi universali come i pregiudizi e l’emarginazione in un contesto tanto specifico quanto evocativo: la Calabria del dopoguerra. Ambientato in un piccolo paese, il film tratta con grande sensibilità la condizione della donna emarginata, la difficile realtà di una ragazza madre e il tema ancora tabù dell’omosessualità, il tutto inserito in una cornice sociale dove le tradizioni e le convenzioni sono dure a morire.
Dal mio punto di vista, Il Mio Posto è Qui supera persino C’è ancora domani di Paola Cortellesi, grazie alla sua capacità di narrare queste storie con autenticità e intensità, creando un coinvolgimento emotivo che resta a lungo con lo spettatore. Il cast è eccezionale: Marco Leonardi,come sempre attore immenso, mentre Ludovica Martino sorprende tutti per la sua impressionante padronanza del dialetto calabrese, che riesce a rendere in maniera quasi perfetta, aggiungendo ulteriore realismo alla sua già eccellente performance.
Un altro grande motivo di orgoglio è vedere attori come Marco Leonardi e Saverio Malara, anche quest’ ultimo ha dimostrato di essere un grandissimo attore che con naturalezza ha avuto la capacità di immedesimarsi perfettamente nel suo ruolo. Per me è anche motivo di orgoglio aver visto Marco e Saverio insieme in questo grande film , in quanto sono due Premi Vincenzo Crocitti International – Vince Award in edizioni differenti.
In conclusione, Il Mio Posto è Qui è un film potente, che racconta storie di resistenza, dolore e ricerca di identità in modo magistrale, lasciando un segno profondo nel cuore e nella mente di chi lo guarda oltre a fare comprendere alla gente, soprattutto coloro che risultano esseri ancora “Bigotte” che il mondo è cambiato e bisogna essere consapevoli che i pregiudizi e le discriminazioni sono la rovina dell’umanità.
Trailer :
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(Francesco Fiumarella)
