Dopo il capolavoro del primo film, che affrontava con coraggio tematiche attuali come l’alienazione, la malattia mentale e l’indifferenza di una società che marginalizza chi non rientra nei suoi standard, ci si aspettava una continuazione altrettanto potente. Invece, ci troviamo di fronte a un musical surreale, una scelta artistica che sembra completamente scollegata dallo spirito del film originale.

Mentre il primo “Joker” ha saputo far emergere il lato umano di un personaggio spezzato, un riflesso tragico di una realtà che molti vivono in silenzio, questo sequel trasforma quel dolore in una parodia danzante. Numeri musicali forzati e fuori luogo sminuiscono la profondità psicologica di un personaggio che, nel primo film, aveva saputo rappresentare la sofferenza di chi è ignorato e deriso dal sistema.

Invece di esplorare ulteriormente le complessità della mente di Arthur Fleck, ci troviamo di fronte a coreografie scintillanti che svuotano ogni senso di empatia. Invece di una critica sociale tagliente e necessaria, abbiamo canzoni e balli che, per quanto tecnicamente ben eseguiti, sono assolutamente inadeguati a trattare temi così delicati.

Inoltre sono convinto che Todd Phillips sia stato molto influenzato da Lady Gaga facendo si venga costruita una “Storia d’amore” assolutamente non necessaria, oltre dare la possibilità alla co-protagonista di esibirsi tra ballo e canto.

“Follie a Deux” tradisce l’eredità del primo “Joker”, trasformando la sua angoscia esistenziale in uno spettacolo superficiale che sembra più una trovata commerciale che un’opera con qualcosa di rilevante da dire. Un sequel che non ha né l’anima né la profondità emotiva del suo predecessore, e che mi ha profondamente deluso in quanto speravo in una riflessione autentica sulla condizione umana. Nulla da dire come sempre sull’interpretazione di Joaquin Phoenix, ma quello si sa in quanto è riconosciuto tra i migliori Attori al mondo, ma credo doveva rifiutarsi di lavorare in un progetto del genere. Dico ciò in quanto sono un grande ammiratore da sempre del personaggio “Joker” avendo analizzato ogni interpretazione da Attori differenti. E nel mio cuore rimarrà sempre la magistrale interpretazione di Heath Ledger in “Batman The dark knight” del 2008 diretto Christopher Nolan. Anche se fu una interpretazione completamente differente da quella di Phoenix come il genere di film.

(Francesco Fiumarella)