Oggi ho il piacere di intervistare l’amico Direttore Della Fotografia Cinematografica (DOP), Sebastiano Celeste in arte (Nino), Insignito del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award VII Edizione 2018.

Intervista:

FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa ti ha spinto a intraprendere la carriera di direttore della fotografia? C’è stato un momento o un film che ha ispirato la tua passione per la cinematografia?

SEBASTIANO CELESTE:Sono sempre stato attratto da persone che sviluppavano foto, da giovane mi prendevano come comparsa, sui set ero sempre vicino ai tecnici che agivano sulla macchina da ripresa, un giorno ho visto un film dal titolo Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli sono rimasto estasiato x la storia e le immagini in B/N uscendo dalla sala decido che quello era il lavoro che avrei fatto.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono stati i tuoi primi passi nel settore e come sei riuscito a ottenere le tue prime opportunità importanti?

SEBASTIANO CELESTE: I miei primi passi fatti dopo una gavetta di due anni in un laboratorio di noleggio materiale cinematografico, dove ho conosciuto molti operatori ho cominciato a lavorare in alcuni documentari.

FRANCESCO FIUMARELLA:Chi sono stati i tuoi mentori o punti di riferimento nel mondo della fotografia cinematografica?

SEBASTIANO CELESTE:I miei mentori sono stati due direttori della fotografia Giulio Albonico e Pino Pinori che mi hanno insegnato molto sui movimenti di macchina e sulla elaborazione della luce in un film.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come descriveresti il tuo stile visivo? Quali sono gli elementi chiave che caratterizzano il tuo approccio alla fotografia cinematografica?

SEBASTIANO CELESTE:Il mio stile visivo è un mix di Albonico/Pinori e della pittura Fiamminga elaborata con il mio gusto personale, ma sempre con un occhio alla storia da illuminare.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto è importante per te il rapporto con il regista? Come avviene il processo collaborativo per tradurre la sua visione in immagini?

SEBASTIANO CELESTE: Il rapporto con il regista è molto importante, si parla di sceneggiatura e del tipo di luce esprimere x avere il migliore risultato visivo.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali tecnologie o attrezzature preferisci usare sul set e perché?

SEBASTIANO CELESTE:Sono cresciuto con macchine da riprese pellicolare , l’attrezzatura dipende sempre dal film che devi girare.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quando lavori su un film, qual è il tuo approccio alla luce e al colore? Come influenzano l’atmosfera e il tono di una scena?

SEBASTIANO CELESTE:L’approccio su un film è dato sempre dal tipo della storia che devi illuminare sia commedia/ giallo /horror,

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai delle tecniche particolari che ti piace usare per rendere un’inquadratura visivamente più interessante o innovativa?

SEBASTIANO CELESTE:La mia tecnica è quella di rendere la Luce naturale adoperando luce diretta e controluce cercando di adoperare pochissima diffusa x dare più profondità all’immagine.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stato il progetto più impegnativo su cui hai lavorato e perché? Come hai affrontato le difficoltà?

SEBASTIANO CELESTE: Per me ogni film ha delle difficoltà sia quelli a Low Budget che quelli di grandi produzioni, forse il film Il Treno di Lenin x la regia di Damiano Damiani,con molti notturni a -20 gradi e quasi sempre con 400 comparse x scene di battaglia.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è una scena o un film del tuo repertorio di cui sei particolarmente orgoglioso? Cosa la rende speciale per te?

SEBASTIANO CELESTE:Un lavoro a cui sono molto affezionato x la qualità dell’immagine è un film ambientato tra il 1500 e 1800, un film d’epoca, il titolo è …Le Moulin de Daudet.. del regista franco/egiziano Samy Pavel che ha preso anche oltre premi x la fotografia.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come pensi che la cinematografia sia cambiata nel corso degli anni, soprattutto con l’introduzione di nuove tecnologie digitali?

SEBASTIANO CELESTE:Oggi la fotografia con il digitale ha ridotto molto la professionalità.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono le sfide e le opportunità che vedi per i direttori della fotografia nei prossimi anni?

SEBASTIANO CELESTE: I nuovi cinematografi dicono dopo correggo tutto in post-produzione e questo riduce molto la professionalità sul set e non da all’immagine quella pasta morbida che si aveva con la pellicola.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai qualche consiglio per i giovani aspiranti direttori della fotografia che cercano di entrare nel mondo del cinema?

SEBASTIANO CELESTE:Ai giovani cinematografi dico:” Date sempre la linea guida al film che illuminate mettendo il vostro gusto e innanzitutto spogliatevi della vostra presunzione.”

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è il tuo processo creativo quando non sei sul set? Ci sono momenti in cui trovi ispirazione in contesti quotidiani?

SEBASTIANO CELESTE:La mia ispirazione quando non lavoro su un set sono i miei animali e i tramonti che vedo dalla casa in cui abito in campagna a contatto con la natura.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come riesci a bilanciare la tua visione creativa con le richieste della produzione e dei budget?

SEBASTIANO CELESTE:La visione creativa la da il rapporto tra Regia, Scenografia e la visione creativa,  il rapporto che si ottiene tra i reparti, Regia Scenografia Costume e Fotografia sempre in base alla sceneggiatura.

FRANCESCO FIUMARELLA:Se dovessi scegliere un film che avresti voluto girare come direttore della fotografia, quale sarebbe e perché?

SEBASTIANO CELESTE:Il film che sceglierei è 8 1/2. per il gusto fotografico e visivo.

FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa pensi renda un direttore della fotografia davvero eccezionale?

SEBASTIANO CELESTE:Un cinematografo è bravo per i lavori fatti , premi ricevuti e il suo modo di collaborare con tutti i reparti.

Francesco Fiumarella & Nino Celeste

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sebastiano_Celeste