
“ACAB” è una serie Netflix che offre uno sguardo intenso e coinvolgente sul mondo delle forze di polizia italiane, focalizzandosi sulle dinamiche interne di una squadra del Reparto Mobile di Roma. La regia di Michele Alhaique è magistrale, capace di trasmettere la tensione e la complessità delle operazioni di ordine pubblico, immergendo lo spettatore in un’esperienza visiva potente e realistica.

Le interpretazioni sono di altissimo livello: Marco Giallini dà vita a Mazinga, un veterano del corpo con una presenza scenica imponente, mentre Adriano Giannini interpreta Michele Nobili, un comandante che porta una visione riformista e moderata all’interno della squadra. Valentina Bellè, nel ruolo di Marta, aggiunge profondità emotiva alla narrazione, rappresentando le sfide personali e professionali di una donna in un ambiente dominato dagli uomini. Una menzione speciale va al giovane Pierluigi Gigante, che nel ruolo di Salvatore offre una performance convincente e promettente.



La serie si distingue per la sua capacità di esplorare le vite private dei protagonisti, mostrando come le loro esperienze personali influenzino il loro operato professionale. Questo approccio umano rende “ACAB” non solo un dramma poliziesco, ma anche un ritratto profondo delle persone dietro le uniformi. La produzione, firmata da Cattleya, è di alto livello, con una cura meticolosa per i dettagli e una messa in scena che cattura l’essenza di Roma e delle sue contraddizioni.

In sintesi, “ACAB” è una serie che merita di essere vista, capace di offrire intrattenimento di qualità e spunti di riflessione sulla complessità del ruolo delle forze dell’ordine nella società contemporanea.

