Oggi ho il piacere di intervistare l’amica Attrice, Lucia Batassa, Insignita del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” XII Edizione 2024.

Intervista:

FRANCESCO FIUMARELLA: Ciao Lucia, qual è il momento in cui hai capito che volevi diventare attrice?

LUCIA BATASSA:Quando ho capito che tutto quello che facevo mi stava stretto, mi sentivo sempre diversa da tutti o meglio tutti mi facevano sentire diversa, ed allora improvvisamente facendo l’attrice questa diversità era diventata per gli altri una cosa bellissima e per me una grossa conquista alla libertà di essere sempre me stessa.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono stati i principali ostacoli che hai affrontato nel tuo percorso artistico?

LUCIA BATASSA:Ho dovuto superare la mia timidezza, il mio sentirmi adeguata e mai all’altezza, perché io “sono una giudice spietata “contro me stessa” (ancora non ho imparato a perdonarmi). Il mio non sentirmi mai brava, però a volte quando non supero i provini vedendo chi è stato scelto, mi rassicuro.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è stato un ruolo che ha segnato una svolta nella tua carriera?

LUCIA BATASSA:Tutti i ruoli mi hanno insegnato qualcosa, mi hanno segnato, arricchendomi di nuovi sentimenti.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono gli attori o le attrici che ti hanno ispirato maggiormente?

LUCIA BATASSA:ho amato ed amo moltissimo Anna Magnani, Romy Schneider, Ingrid bergman.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come scegli i progetti a cui partecipare? Cosa ti attrae di un ruolo?

LUCIA BATASSA:Accetto quasi tutti  i progetti, amo lavorare. Quello che più mi attrae di un ruolo è che sia molto diverso da me, così posso giocare ad essere quello che non sono o forse mi piacerebbe essere.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stato il personaggio più complesso che hai interpretato e come ti sei preparato per quel ruolo?

LUCIA BATASSA:Una madre con alzheimer. Avevo molto studiato questa terribile malattia prima di girare. Mentre giravo pensavo a mia figlia e soffrivo, pensando al dolore che un figlio può provare con una madre che non ti riconosce. A fine riprese sono esplosa in un pianto disperato, chiedendo perdono a tutti quei figli di genitori malati.

FRANCESCO FIUMARELLA:Ti senti più a tuo agio nel dramma, nella commedia o in un altro genere?

LUCIA BATASSA:Sono stata molti personaggi: assassina, mangiatrice di una  bambina, prostituta, contessa, suora, madre superiore, donna barbuta, donna folle, popolana, povera, benestante  ecc ecc e tutto questo mi piace moltissimo, essere quello che forse avrei potuto essere nella vita. Ho girato molti horror, ma poi quando andavo alla proiezione del film chiudevo gli occhi per la paura. Mi trovo a mio agio in tutti i generi, però il comico mi piace tantissimo, ma sono stati di più i ruoli drammatici che ho interpretato.

FRANCESCO FIUMARELLA:Ci sono ruoli che ti piacerebbe interpretare in futuro?

LUCIA BATASSA:Essere una regina inglese, una borghese ricca e cattiva, una partigiana, una barbona, una suora crudele, una dottoressa senza scrupoli, una moglie amata dal proprio marito anche dopo 50 anni di matrimonio, questo personaggio mi piacerebbe interpretarlo per dimostrare che una donna anche se “Anziana” può essere desiderata, amata e rispettata e che la donna  non è solo tette e culi giovanili.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stata l’esperienza più memorabile su un set?

LUCIA BATASSA:Fare il provino con Yorgos Lanthimos in persona ed essere scelta da lui per la pubblicità di “Gucci book art”. Sul set ero emozionata, il mio sguardo era fisso su di lui

FRANCESCO FIUMARELLA:Com’è il tuo rapporto con i registi e i colleghi attori? Hai qualche aneddoto particolare da raccontare?

LUCIA BATASSA:Il mio rapporto è di massimo rispetto nei confronti di “tutti” quelli che lavorano, ne avrei moltissimi di aneddoti, ma è meglio di no.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai avuto esperienze teatrali oltre al cinema? Se sì, come differiscono per te?

LUCIA BATASSA:Io ho iniziato il mio percorso con il teatro, ho scritto molti copioni, molti testi, molti monologhi, vincendo anche dei premi come scrittrice e come interprete del monologo, ho scritto molte commedie comiche  che poi con mio marito Giuseppe Laudisa, anche lui attore, portavamo in scena, ho scritto moltissimi monologhi  contro la violenza sulle donne, e di tutti i copioni portati in scena ne facevo sempre la regia. Avevo con mio marito anche una compagnia di teatro di figura per ragazzi, abbiamo girato l’italia con i nostri spettacoli, abbiamo lavorato anche in argentina e in camerun. Io scrivevo i copioni, ovvero le favole che avrei voluto sentirmi raccontare da bambina. Un giorno mi sono detta: “Voglio provare a stare dentro il grande schermo.” Sì, mi sono detta, questo è il mio mondo! E così ho scelto di dedicarmi completamente al cinema. È questo ciò che amo fare. E domani? Chissà!

FRANCESCO FIUMARELLA:Come riesci a bilanciare la tua vita personale con gli impegni della carriera?

LUCIA BATASSA:Un’altalena bellissima piena di incastri e rinunce.

FRANCESCO FIUMARELLA:Ci sono esperienza personali che hanno influenzato il tuo modo di recitare?  

LICIA BATASSA:Ho girato con David Linch una pubblicità per la francia, il testimonial era Gerard Depardieu che sul set mi ha insegnato l’umiltà, perché ogni volta che finiva una ripresa, lui guardava Linch che se faceva di sì con la testa Gerard sorrideva, se Linch diceva no, il suo volto si rabbuiava e lo vedevo che pensava a come avrebbe dovuto fare, aveva un modo pacato serio accondiscendente mentre parlava con Linch, lo ascoltava come si ascolta un maestro, che ho visto poche volte fare ai nostri grandi attoroni.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è il messaggio che vorresti trasmettere attraverso il tuo lavoro?

LUCIA BATASSA:Che la vita è bella, e diventa bellissima se vissuta con onestà, con empatia, ed amore soprattutto, ma non soltanto, in questo meraviglioso lavoro. Che il set o il palcoscenico sono dei luoghi dove si gioca a far sul serio.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono i tuoi prossimi progetti? Puoi anticiparci qualcosa

LUCIA BATASSA:Ho dei cortometraggi da fare ed un film. Amo moltissimo i corti perché il loro potere di sintesi è straordinario e che ogni corto  lancia sempre dei forti messaggi.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come vedi l’evoluzione del panorama cinematografico e televisivo oggi?

LUCIA BATASSA:Non mi piace,attori che non si capisce cosa dicano, vedere sempre gli stessi attori forse per la paura di rischiare con i nuovi?

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai pensato di passare dietro la macchina da presa? Magari come regista o sceneggiatrice?

LUCIA BATASSA:Mi piace molto scrivere storie, soggetti, ne ho tantissimi, quindi sceneggiatrice si, ma la regista cinematografica no. Ho anche pubblicato un libro “un amante per terapia” (poi quando ci vediamo di persona ti racconto una cosa molto grave che mi è accaduta e forse tu mi puoi consigliare).

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è una scena che hai girato che non dimenticherai mai?

LUCIA BATASSA:La scena in cui interpreto la solitudine di una donna anziana, quando mi sono vista sul grande schermo ho avuto paura della solitudine che era dentro di me e che trasmettevo nei miei occhi, nella mia voce, nei miei pensieri, paura che mentre giravo ho vissuto sulla pelle, pensando che la solitudine degli anziani è un grossissimo problema che purtroppo non interessa a nessuno.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è il complimento più bello che hai ricevuto per la tua recitazione?

LUCIA BATASSA:Nel film questione di cuore dell’Archibugi ero la mamma di Kim Rossi Stuart, finita  la scena molto triste e forte, in cui lui mi consegna il suo testamento perché consapevole che presto sarebbe morto, kim mi ha detto “grazie mamma Lucia i tuoi occhi mi hanno molto aiutato”. Michele placido in Arnoldo Mondadori disse al regista Miccichè: “Francesco fai subito un primo piano a questa bravissima attrice”

FRANCESCO FIUMARELLA:Se non fossi diventata attrice, quale professione avresti scelto?

LUCIA BATASSA:Io sono molto curiosa, cerco, guardo, invento, scruto, studio, insomma mi sarebbe piaciuto fare la detective.