Oggi ho il piacere di intervistare l’amico Attore, Alessio Praticò, Insignito del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award”, in occasione della VII Edizione 2019.
WIKIPEDIA
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alessio_Pratic%C3%B2

FRANCESCO FIUMARELLA:Ciao Alessio,cosa ti ha spinto a diventare un attore? C’è stato un momento specifico in cui hai capito che questa sarebbe stata la tua strada?
ALESSIO PRATICÒ:Forse mi ha spinto il desiderio di imparare a controllare la mia timidezza. O forse il piacere di voler raccontare qualcosa che andasse oltre me stesso. In ogni caso è capitato che da piccolo, frequentando una scuola per l’infanzia in cui si faceva anche teatro, mi sono da subito appassionato all’arte drammatica. Mi piaceva, mi divertiva. Poi, a diciotto anni, dopo una bellissima esperienza in uno spettacolo di cui ero il protagonista, ho piano piano capito che forse recitare potesse essere la mia strada.



FRANCESCO FIUMARELLA:Quale è stato il ruolo più difficile che hai interpretato fino a oggi e perché?
ALESSIO PRATICÒ:Forse il ruolo più difficile da interpretare è stato quello di Enzo Brusca ne “Il Cacciatore”. Il perché è legato al fatto di dover raccontare un personaggio che fosse inquietante e pericoloso ma nello stesso tempo umano e fragile. Trovare un equilibrio lavorando sulle sfumature e sui contrasti, raccontare una storia drammatica senza, minimizzare la figura. Non è stato semplice, ma è stato bellissimo poterci lavorare.


FRANCESCO FIUMARELLA:Quando ti prepari per un nuovo personaggio, qual è il tuo processo creativo? Hai qualche tecnica particolare per immergerti completamente nel ruolo?
ALESSIO PRATICÒ:Solitamente cerco di farmi guidare dalla sceneggiatura e dalle suggestioni che mi crea. In equilibrio con quelle che sono le volontà del regista mi piace fare proposte rispetto al ruolo che devo interpretare. È la parte in cui si “progetta” il personaggio. Quello che credo sia importante è essere al servizio del personaggio stesso e del racconto, lasciando da parte l’ego dell’attore.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un regista o un collega con cui hai lavorato che ti ha particolarmente influenzato nel tuo percorso artistico?
ALESSIO PRATICÒ:Un po’ tutti i registi o i colleghi con cui lavoro mi lasciano qualcosa, sia nel bene che nel male. Ed io come una spugna assorbo ed imparo. Mi piace fare tesoro di ogni esperienza, bella o brutta che sia.



FRANCESCO FIUMARELLA:Quali emozioni provi quando vedi il risultato finale di un progetto su grande schermo o in teatro? C’è mai stato un film o uno spettacolo che ti ha sorpreso per come è venuto?
ALESSIO PRATICÒ:È sempre una bellissima emozione vedere il risultato finale di un lavoro. Personalmente per avere una visione più oggettiva o comunque una visione da spettatore, generalmente ho bisogno di vedere quello che ho fatto almeno una seconda volta, se non addirittura una terza. In generale riesco a sorprendermi sempre, anche nel vedere un progetto a distanza di anni.



FRANCESCO FIUMARELLA:Come gestisci le aspettative del pubblico e della critica? Quanto influenzano il tuo approccio al lavoro?
ALESSIO PRATICÒ:Con il tempo ho imparato a non farmi condizionare troppo dalle aspettative o delle critiche. In fondo fanno parte del mio lavoro e mi rendo conto che qualunque cosa si faccia, non necessariamente può piacere a tutti. L’importante è avere la coscienza a posto di aver fatto bene il proprio lavoro.
FRANCESCO FIUMARELLA:Hai mai interpretato un personaggio con cui non ti sei sentito in sintonia? Se sì, come hai affrontato questa sfida?
ALESSIO PRATICÒ:Ad oggi non mi è ancora successo ed in fondo mi diverte trovare comunque una chiave di racconto per ogni personaggio. È chiaro che quando ti capitano personaggi più vicini alle tuo corde, il lavoro diventa meno complicato. Ma in fondo anche questo non è sempre vero.




FRANCESCO FIUMARELLA:Tra tutti i personaggi che hai interpretato, c’è qualcuno che ti è rimasto particolarmente nel cuore?
ALESSIO PRATICÒ:Tutti i personaggi che interpreto mi lasciano qualcosa, quindi in effetti, non c’è un personaggio in particolare che mi è rimasto nel cuore. Tutti i personaggi fanno parte di un percorso di crescita e me li porto dentro insieme al ricordo dell’esperienza artistica e lavorativa.


FRANCESCO FIUMARELLA:Se potessi scegliere qualsiasi ruolo o genere da interpretare in futuro, cosa ti piacerebbe sperimentare?
ALESSIO PRATICÒ:Banalmente direi qualcosa che ancora non mi è capitato di raccontare, in termini di personaggi e perché no, anche di generi. Mi piacciono molto le sfide e soprattutto poter confrontarmi con cose che magari possono essere distanti dalle mie corde.

FRANCESCO FIUMARELLA:Nel corso della tua carriera, hai mai pensato di dedicarti anche alla regia o alla sceneggiatura?
ALESSIO PRATICÒ:Mi è capitato di passare dall’altra parte della macchina da presa. In passato ho girato alcuni cortometraggi e documentari, da regista. Mi piace lavorare con gli attori e raccontare per immagini. Devo dire che aiuta molto trovarsi dall’altra parte, aiuta molto a migliorarsi anche dal punto di vista attoriale.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come mantieni l’equilibrio tra la tua vita personale e quella professionale, considerando le richieste del mondo dello spettacolo?
ALESSIO PRATICÒ:Personalmente cerco sempre di separare la vita personale con quella professionale. Sono una persona abbastanza riservata e discreta e credo che questo sia fondamentale per il lavoro stesso. Il pubblico vuole vedere il personaggio che vado ad interpretare, non Alessio e la sua vita. Almeno io la penso così.


FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un messaggio o un tema particolare che speri di trasmettere attraverso i tuoi ruoli?
ALESSIO PRATICÒ::Il mio è un lavoro di comunicazione, quindi se oltre al fattore intrattenimento, posso essere un mezzo per veicolare messaggi positivi o semplicemente per far star bene qualcuno, non posso che esserne felice e soddisfatto. È una cosa che cerco di fare quando posso, in una eventuale scelta.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come ti rapporti con il successo e la fama? Quanto ha cambiato la tua vita e come lo gestisci?
ALESSIO PRATICÒ:Come ho detto prima, sono una persona molto discreta e riservata e cerco di trovare un equilibrio. Per quanto riguarda la fama e il successo, penso di essere un antidivo. Mi fa piacere quando vengo riconosciuto o mi vengono fatti dei complimenti, chiaramente. Ma è più una questione legata all’aver fatto un buon lavoro, ecco tutto.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è il consiglio più importante che hai ricevuto all’inizio della tua carriera e che ancora oggi tieni a mente?
ALESSIO PRATICÒ:Ti direi, tra i tanti che mi porto dentro, quello di non farsi mai trovare impreparati, di essere sempre sul pezzo e pronti, con disciplina ma anche divertimento, chiaramente.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quale consiglio daresti a un giovane attore che sta cercando di farsi strada in questo settore?
ALESSIO PRATICÒ:Il consiglio che mi permetto di dare è quello di farsi trovare sempre pronti e preparati. Come un musicista si esercita tante ore con il proprio strumento, anche l’attore deve farlo, con se stesso. Consiglio di “allenarsi”attraverso lo studio costante, la lettura, cercare di stimolare la parte creativa. E poi essere caparbi, nonostante tutto.


