Oggi ho il piacere di intervistare l’amico Attore Internazionale Britannico di origini Italiane, Vincent Riotta, Insignito del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” In occasione della V Edizione 2017.

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Intervista:

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai interpretato una vasta gamma di personaggi, dai ruoli drammatici a quelli più leggeri. C’è un ruolo in particolare che ti è rimasto nel cuore?

VINCENT RIOTTA:Il ruolo in Italia che mi è rimasto di più è quello di Tommaso Buscetta in “Il Capo dei Capi”,un personaggio complesso.

Vincent Riotta interpreta Tommaso Buscetta nella serie TV del 2007 “Il capo dei capi”

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono state le principali sfide che hai incontrato all’inizio della tua carriera e come sei riuscito a superarle?

VINCENT RIOTTA:Le sfide iniziali sono state, prima di tutto, imparare una tecnica di recitazione che potesse guidare il mio talento e, successivamente, trovare una strada professionale affidandomi a un agente competente in Inghilterra, in Italia e negli Stati Uniti.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai lavorato sia in produzioni cinematografiche che televisive. Come cambia il tuo approccio alla recitazione tra questi due mondi?

VINCENT RIOTTA:Il lavoro di un attore per un film ha sempre qualcosa di speciale, ma una produzione televisiva importante trasmette la stessa sensazione di responsabilità ed entusiasmo. Tecnicamente, di solito si ha più tempo con un film, ma per me il processo rimane sempre lo stesso.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai lavorato con grandi nomi dell’industria cinematografica. C’è un regista o un attore con cui hai avuto una collaborazione particolarmente significativa?

VINCENT RIOTTA:Credo che lavorare con Ridley Scott sia stata un’esperienza speciale. Mi ha trattato con rispetto e affetto, e io ho cercato di dare il massimo come attore.

Lady Gaga & Vincent Riotta nel film
“House of Gucci”
Vincent Riotta & Ridley Scott

FRANCESCO FIUMARELLA:Essendo un attore britannico con radici italiane, come pensi che la tua identità culturale abbia influenzato la tua carriera e i ruoli che hai interpretato?

VINCENT RIOTTA:Non c’è dubbio che la mia italianità mi abbia dato una carriera nel cinema internazionale, ma allo stesso tempo mi ha limitato nei ruoli. Tuttavia, devo dire che questo vale per tutti gli attori: se la nostra industria ti percepisce in un certo modo per anni, poi diventa difficile cambiare quella visione. Non è impossibile, però; tutto dipende dalle opportunità che si presentano.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai lavorato in produzioni internazionali di grande successo. Quali differenze noti tra il mondo del cinema e della TV in Gran Bretagna rispetto ad altre nazioni, come l’Italia o gli Stati Uniti?

VINCENT RIOTTA:Spesso si tratta semplicemente di budget. In Inghilterra, il budget per la televisione può essere molto più elevato rispetto a quello italiano, e in America ancora di più rispetto a entrambi. Tuttavia, la qualità del prodotto non dipende sempre dal budget, soprattutto se il progetto riesce a ispirare tutti i coinvolti. Certo, avere i migliori professionisti in ogni campo rende il successo più facile da raggiungere.

Vincent Riotta & Tom Hanks
Vincent Riotta & Ron Howard
Vincent Riotta & Morgan Freeman

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai lavorato in lingue diverse dall’inglese. Quali sono le difficoltà o le sfide nel recitare in una lingua che non è la tua lingua madre?

VINCENT RIOTTA:La difficoltà principale è che, senza la padronanza di una lingua, non riesci a essere te stesso né a far emergere la tua anima. Comprendere profondamente la cultura è essenziale, così come avere una pronuncia chiara. Quando penso che fino a 40 anni non parlavo italiano fluentemente, mi stupisco di essere riuscito a costruire una carriera in Italia. Sono molto orgoglioso e grato di aver avuto l’opportunità di interpretare ruoli importanti nel cinema italiano.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai lavorato in molti progetti hollywoodiani con grandi registi, quale è stato il ruolo che ti è piaciuto di più interpretare all’estero?

VINCENT RIOTTA:Il film “Sotto il sole della Toscana” è stato molto importante per la mia carriera in America. Dopo la prima a Hollywood, mi è stato chiesto di rimanere negli Stati Uniti. Forse, se lo avessi fatto, avrei avuto altre opportunità, ma la mia famiglia era a Roma e desideravo che mia figlia crescesse in Italia.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un ruolo che ti è stato particolarmente difficile interpretare, sia a livello emotivo che tecnico? Se sì, quale e perché?

VINCENT RIOTTA:Sì, il ruolo di Antonio in “Il meglio di te” di Fabrizio Maria Cortese mi è stato offerto pochi giorni prima delle riprese, dopo che l’attore inizialmente scelto non era più disponibile. Ho dovuto affrontare questa sfida con poca preparazione, il che è stato particolarmente difficile per un ruolo così importante. Tuttavia, grazie al regista, a Maria Grazia Cucinotta, agli altri attori straordinari e a una squadra di grandi professionisti, siamo riusciti a lavorare insieme in un clima molto positivo.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come vedi l’evoluzione dell’industria cinematografica britannica negli ultimi anni? Credi che le nuove tecnologie o le piattaforme streaming abbiano cambiato il modo di fare cinema?

VINCENT RIOTTA:Devo dire che l’Inghilterra ha sempre avuto uno sguardo rivolto al futuro, in ogni ambito. Investono molto nel domani, anche nel nostro settore, e questo è facilitato dai legami stretti che hanno con l’America.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai notato dei cambiamenti nella scrittura e nella rappresentazione dei personaggi con il passare degli anni, specialmente per quanto riguarda le storie più internazionali?

VINCENT RIOTTA:Bella domanda. Sì, ho capito che il mondo anglosassone non è più la priorità assoluta per il cinema e la TV a livello globale. Con i mezzi giusti e grazie alla nascita delle piattaforme, le persone vogliono scoprire storie da ogni parte del mondo, non solo quelle tradizionalmente dominanti fino a oggi. Trovo questa evoluzione eccitante e bellissima.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come attore, quali pensi siano le qualità fondamentali per avere una carriera di successo a lungo termine?

VINCENT RIOTTA:Grinta e determinazione. Il talento senza il desiderio di riuscire non sarà mai sufficiente. Ho visto persone con un talento medio costruire carriere meravigliose; si può solo ammirarli. Chi, invece, non lavora sodo pur avendo talento, spesso rimane deluso. Questo vale per qualsiasi campo.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stato il momento più significativo della tua carriera finora?

VINCENT RIOTTA:La prima a Hollywood di Sotto il sole della Toscana è stata un’esperienza incredibile. Vedere persone importanti di Hollywood reagire con così tanto apprezzamento e stima per tutti noi del cast è stato meraviglioso, un sogno che si è realizzato.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai qualche sogno o progetto particolare che ti piacerebbe realizzare in futuro, magari dietro la macchina da presa o in un ambito diverso dall’interpretazione?

VINCENT RIOTTA:Da anni sto scrivendo una sceneggiatura sulla storia dei siciliani a Londra negli anni ’70. È un progetto che vorrei concludere con la mia regia.

FRANCESCO FIUMARELLA:Oltre alla recitazione, quali sono le tue passioni e interessi nella vita quotidiana?

VINCENT RIOTTA:Il calcio: sono del Tottenham e mi piace tutto il calcio. Poi, la musica, l’arte, viaggiare, ma anche aiutare i miei studenti di recitazione a crescere e a farsi strada. Soprattutto mia figlia Emma, che lo merita. Ha un talento speciale, sia come attrice, sia come regista e come persona.

FRANCESCO FIUMARELLA:In che modo ti tieni in contatto con le tue radici italiane e britanniche, e come queste influenzano il tuo lavoro oggi?

VINCENT RIOTTA:Per fortuna riesco a passare tanto tempo in entrambi i paesi. Parenti, amici e il lavoro mi aiutano a mantenere vive entrambe le culture, e anche quella americana, che spesso visito. Ma soprattutto, questo passaggio da una cultura all’altra mi aiuta a percepire ogni cultura come nuova e fresca, permettendomi di apprezzare le differenze in modo molto obiettivo. È un regalo prezioso della vita.

FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa consiglieresti a un giovane attore che vuole iniziare una carriera nel mondo del cinema, specialmente in un’industria così competitiva come quella britannica?

VINCENT RIOTTA:Sia che tu sia britannico, italiano, americano o venga da qualsiasi parte del mondo, nel cinema devi studiare come se fossi ossessionato. Ruba dai migliori registi, scrittori e attori tutti i loro segreti e sappi che questo è un amore e una passione che non ha fine. Sarai “fregato” per tutta la vita.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai avuto dei mentori o delle figure che ti hanno ispirato nel corso della tua carriera? Se sì, in che modo ti hanno influenzato?

VINCENT RIOTTA:Il preside della Royal Academy di Londra e Larry Moss da Hollywood sono stati fondamentali nell’insegnarmi il valore del lavoro e dello studio, ma soprattutto la loro passione per il nostro mestiere me la porto sempre con me, ovunque vada e in qualsiasi lavoro faccia.

FRANCESCO FIUMARELLA:Guardando indietro alla tua carriera, c’è qualcosa che faresti diversamente?

VINCENT RIOTTA:Sì, avrei voluto avere più coraggio di non preoccuparmi troppo degli errori. Avrei voluto provare a fare tutto: regia, scrittura, produzione, sperimentare, perché prima o poi riuscirai a creare qualcosa di bello.