Oggi ho il piacere di intervistare l’amica Attrice, Regista, Sceneggiatrice , Sabrina Paravicini, Insignita del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” XII Edizione 2024.

Intervista:

FRANCESCO FIUMARELLA: Ciao Sabrina, sei una figura molto amata nel mondo dello spettacolo. Come è iniziato il tuo percorso come attrice?

SABRINA PARAVICINI: Grazie, il mio percorso è iniziato a Milano mentre facevo l’università con degli spot pubblicitari, ne feci tipo 40 in tre anni, dal 1990 al 1993, poi ho lavorato come conduttrice e autrice su Italia Uno per un programma dedicato ai giovani dal nome Village/Planet  dove ho viaggiato molto, siamo stati anche a New York e poi è arrivato il provino per Un medico in famiglia e da lì mi sono trasferita a Roma pensando di stare 14 mesi e invece ormai sono qui da quasi 30 anni.

FRANCESCO FIUMARELLA:Guardando indietro alla tua carriera, quale ruolo consideri più significativo per la tua crescita artistica e personale?

SABRINA PARAVICINI: Per me il ruolo più interessante fatto è quello di Margaret Stoker nel film internazionale Netflix “Il fabbricante di lacrime” un personaggio duro e malvagio che attraversa dieci anni di storia. Ho lavorato molto su tutte le micro espressioni, su trucco capelli, costumi. E’ stato davvero entusiasmante, un lavoro condiviso con la regia, la costumista, il truccatore e il reparto capelli. E’ stato un successo mondiale, in testa alla classifica Netflix mondo per diverse settimane.

Sabrina Paravicini

FRANCESCO FIUMARELLA: Cosa significa per te usare l’arte come strumento per esprimere emozioni e raccontare storie?

SABRINA PARAVICINI: Per me significa trasformare sentimenti ed emozioni in qualcosa da consegnare agli altri, credo sia la missione di ogni artista.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai affrontato la malattia con una forza straordinaria. Qual è stata la tua prima reazione quando hai ricevuto la diagnosi?

SABRINA PARAVICINI: Grazie, per me è stato un viaggio incredibile dentro una dimensione che non mi aspettavo e che ho dovuto imparare a gestire, inizialmente è stato stupore, poi paura, poi coraggio di accettare e andare avanti nonostante le cure fossero tanto invasive. La chemioterapia è stato un viaggio di sei mesi dove il mio corpo ha subito una vera e propria mutazione, solo chi ci è passato può capire che viaggio terribile e straordinario possa essere.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come hai trovato il coraggio e la determinazione per affrontare questa battaglia?

SABRINA PARAVICINI: Ero molto stanca già per gli anni dedicati alla lotta all’autismo di mio figlio, ma proprio lui mi ha dato la forza di iniziare una nuova battaglia.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto è stato importante per te condividere pubblicamente la tua esperienza? Hai mai avuto timore di mostrarti vulnerabile?

SABRINA PARAVICINI: Per me è stato salvifico condividere la mia storia con il pubblico, ho avuto sostegno psicologico ma soprattutto è stato bello poter aprire una strada per chi si trovava nella mia situazione e non sapeva cosa fare. Ho ricevuto centinaia di messaggi di donne che dopo di me hanno avuto un tumore e mi hanno scritto che grazie ai miei racconti hanno saputo come affrontare la malattia e la cura. Adesso uscirà un documentario che ho girato in quei mesi dal titolo B33, una testimonianza più che un film.

Trailer B33

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è stato un momento, durante il percorso di cura, in cui l’arte o la recitazione ti hanno aiutata a ritrovare speranza?

SABRINA PARAVICINI: In quei mesi mi ha salvato anche decidere di girare il documentario per documentare quel pezzo di vita, avere un obiettivo è stato davvero importante, mi ha fatto stare nella cura più che nella malattia, per quanto riguarda il lavoro di attrice naturalmente in quei mesi in cui per giorni non riuscivo ad alzarmi dal letto e senza capelli era impossibile andare sul set, ho dovuto accettare una pausa forzata, va bene così bisogna assecondare il corpo, proteggerlo, rispettarlo.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono state le maggiori sfide, non solo fisiche, ma anche emotive, che hai dovuto affrontare?

SABRINA PARAVICINI: Le sfide erano quotidiane, la fatigue, la paura, il dolore della mastectomia fisico e psicologico, emotivamente è stata una vertigine, un tornado di emozioni, ma con mia mamma e mio figlio accanto e tanti amici vicini le ho superato bene, mi sono sentita davvero circondata di amore.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto è stata importante la presenza della tua famiglia e delle persone a te care in questo percorso?

SABRINA PARAVICINI: La famiglia e gli amici sono fondamentali per chi affronta un percorso del genere. Soffrono anche loro perchè non sanno bene cosa ti sta capitando e hanno molta paura, a volte mi sono ritrovata a dover incoraggiare alcune persone, il malato spesso ha una visione più chiara del suo percorso.

FRANCESCO FIUMARELLA: Hai dimostrato di essere un grande esempio di resilienza. C’è un messaggio che vorresti trasmettere a chi sta affrontando situazioni simili?

SABRINA PARAVICINI: Grazie, sono resiliente dalla nascita, la mia vita è stata una sfida continua. Quello che posso dire è ce “qualsiasi cosa accada si affronta.”

FRANCESCO FIUMARELLA:Dopo aver superato una prova così dura, come è cambiata la tua prospettiva sulla vita e sul lavoro?

SABRINA PARAVICINI: Inizialmente mi sentivo invincibile, pronta a tutto, poi diciamo che la vita torna abbastanza come prima, ti resta la consapevolezza e la forza di un percorso che ti fa vedere tutto in modo diverso.

FRANCESCO FIUMARELLA: La tua esperienza ha influenzato il tuo approccio alla recitazione? Senti di essere cambiata anche artisticamente?

SABRINA PARAVICINI: Si qualcosa è cambiato, credo di conoscermi molto più profondamente e di poter restituire questo nella recitazione.

FRANCESCO FIUMARELLA: Quali sono i tuoi progetti attuali e futuri? C’è un ruolo o un progetto che senti particolarmente vicino alla tua esperienza personale?

SABRINA PARAVICINI: Attualmente sto scrivendo un nuovo romanzo, seguo il documentario che sta facendo un percorso di festival e sto preparando un Reading teatrale legato al mondo del femminile.

FRANCESCO FIUMARELLA: Pensi che il tuo percorso possa essere d’ispirazione per sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione e sull’importanza della salute?

SABRINA PARAVICINI: Spero di si, la prevenzione è fondamentale e soprattutto è importante il sostegno alla ricerca scientifica, basta poco ma se tutti donano facciamo il bene della comunità.

FRANCESCO FIUMARELLA: Come hai vissuto la reazione del pubblico alla tua storia? Ti aspettavi così tanto affetto e solidarietà?

SABRINA PARAVICINI: Sono stata inondata di amore, non mi era mai successo in modo così dirompente, è stata un’emozione indescrivibile, sentirsi compresi e accolti è meraviglioso.

FRANCESCO FIUMARELLA: Se potessi parlare alla Sabrina che ha appena ricevuto la diagnosi, cosa le diresti oggi?

SABRINA PARAVICINI: Le direi quello che dico a chi mi scrive dopo una diagnosi “coraggio, andrà tutto bene, stringi i denti per qualche mese, affidati ai medici, non avere paura.”

FRANCESCO FIUMARELLA: Dove hai trovato la forza nei momenti più difficili?

SABRINA PARAVICINI: La forza ti arriva, non la trovi, è dentro di noi e arriva sempre quando è il momento.

FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa ti ha insegnato questa esperienza sulla vita e sull’importanza di prendersi cura di sé?

SABRINA PARAVICINI: Bisogna volersi molto bene.

FRANCESCO FIUMARELLA: In che modo la malattia ti ha cambiata come persona?

SABRINA PARAVICINI: Non mi ha cambiata, mi ha dato più consapevolezza di quello che ero e che sono.

FRANCESCO FIUMARELLA: Qual è il messaggio più importante che vorresti trasmettere a chi sta affrontando una lotta simile?

SABRINA PARAVICINI: Di avere fiducia nei medici, di lasciarsi condurre da loro fino alla fine del percorso, di non avere paura della chemioterapia che è temporanea e di approfittare di quei mesi per darsi tempo, cura e amore.

Francesco Fiumarella & Sabrina Paravicini