Oggi ho il piacere di intervistare l’amico Attore e Regista Teatrale, Fabio Farronato, Insignito del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” in occasione della XI Edizione 2023.

Intervista:
FRANCESCO FIUMARELLA: Ciao Fabio, cosa ti ha spinto ad avvicinarti al mondo della recitazione e della regia? Ci sono stati momenti o figure ispiratrici che hanno influenzato il tuo percorso?
FABIO FARRONATO:Sin da ragazzo con gli amici ero quello che teneva su il gruppo con scherzi e voglia di esibirmi.


FRANCESCO FIUMARELLA:Hai iniziato come attore e poi ti sei dedicato anche alla regia. Com’è avvenuto questo passaggio?
FABIO FARRONATO:Un giorno a 23 anni mi venne la voglia di iscrivermi alla scuola sperimentale d’arte drammatica di Torino(la stessa frequentata anni prima da Flavio Bucci) e da qui è partito tutto. Devo dire che la mia insegnante proveniente da studi fatti all’Actor Studio di New York fu veramente la mia ispiratrice per la passione e disciplina trasmessa.
FRANCESCO FIUMARELLA:Ricordi ancora il tuo primo ruolo da attore e la tua prima esperienza da regista? Quali sono state le emozioni di quei momenti?
FABIO FARRONATO:I Primi ruoli che presi furono al “DRIVE IN”su Italia 1:Margherita Fumero,un’altra delle mie insegnanti mi propose a fine scuola per un provino fu emozionante lavorare con i vari comici erano Gianfranco D’Angelo,Giorgio Faletti, Massimo Boldi, Teo Teocoli e altri. E il programma divenne un Cult dell’epoca.
FRANCESCO FIUMARELLA:Come riesci a bilanciare il ruolo di attore e quello di regista? C’è uno dei due ruoli che preferisci o che ti dà più soddisfazione?
FABIO FARRONATO:Adoro recitare e ci metto sempre grande passione.Preferisco fare l’attore rispetto alla regia.


FRANCESCO FIUMARELLA:Quando reciti in un’opera diretta da te stesso, trovi sia una sfida maggiore rispetto a quando lavori solo come regista o attore?
FABIO FARRONATO:Le sfide sono in ambedue i casi.recitare e dirigere contemporaneamente sono importanti prove per analizzare se stessi e per avere una evoluzione artistica e umana.
FRANCESCO FIUMARELLA:Come affronti la sfida di dirigere te stesso? Cambia il modo in cui interpreti il personaggio rispetto a quando sei diretto da qualcun altro?
FABIO FARRONATO:Ho diretto una volta un mio spettacolo a teatro,con un monologo interessante.Una magnifica esperienza,molto impegnativa.Sicuramente dirigere se stessi è un lavoro di grande responsabilità.Bello condividere i propri sentimenti con il pubblico nel doppio ruolo di regista /attore.Sempre con grande rispetto verso il pubblico.

FRANCESCO FIUMARELLA:Da dove prendi ispirazione per le storie e i personaggi che porti in scena?
FABIO FARRONATO: L’ispirazione la prendo dal quotidiano.
FRANCESCO FIUMARELLA:Hai un metodo particolare per sviluppare un progetto, dalla scrittura alla messa in scena?
FABIO FARRONATO:Osservo sempre e molto le persone,i loro modi di essere,di camminare,di esprimersi.


FRANCESCO FIUMARELLA:Come scegli i progetti su cui lavorare? Quali sono i criteri che ti guidano nella scelta di un soggetto o di una storia?
FABIO FARRONATO:Conservo immagini di eventi accaduti e li metto nel mio archivio mentale,poi quando il testo mi offre lo spunto pesco da li…Per quanto riguarda i progetti,valuto la tipologia e poi decido insieme al mio agente cinematografico.
FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un ruolo come attore che senti ti abbia trasformato o che sia stato particolarmente significativo nella tua vita?
FABIO FARRONATO:Tutti i ruoli che hoi sostenuto hanno finora contribuito alla mia crescita professionale…E tutti lasciano ricordi indelebili.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un personaggio che ti piacerebbe interpretare o una storia che sogni di raccontare da regista?
FABIO FARRONATO:Adoro i personaggi che passano da l grottesco al dramma tipo Joker(che ho interpretato al teatro).




FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nel tuo percorso di attore e regista? Come l’hai superata?
FABIO FARRONATO:Due grandi sfide sono state molto significative : la prima, lavorare con Ridley Scott e recitare in inglese e l’altra quest’anno recitare in un film in lingua Rumena con la regia di Ivana Mladenovic,esperienze pazzesche.

FRANCESCO FIUMARELLA:Ci sono state esperienze difficili che hanno contribuito a plasmare la tua crescita artistica?
FABIO FARRONATO:Recitare in lingua Rumena nel film di Ivana Mladenovic è stato piuttosto stimolante, mi ha davvero entusiasmato fornendomi una crescita professionale.
FRANCESCO FIUMARELLA:Come affronti le critiche, sia come attore che come regista, e in che modo queste ti aiutano a migliorare?
FABIO FARRONATO:Penso che le critiche (che accetto sempre e volentieri) aiutino nella crescita professionale e siano costruttive, l’importante che non siano fini a se stesse.
FRANCESCO FIUMARELLA:Come vedi l’evoluzione del cinema e del teatro contemporaneo? Ci sono aspetti che senti siano cambiati in modo significativo rispetto a quando hai iniziato?
FABIO FARRONATO:La cosa che temo di più è l’avvento ahimè dell’intelligenza artificiale e spero vivamente che non travolga il settore artistico.
FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa pensi dell’ascesa delle piattaforme di streaming? Pensi che abbiano influenzato anche il modo in cui lavori come regista o attore?
FABIO FARRONATO:Le piattaforme streaming aiutino a mio avviso ad avere più possibilità di lavoro per tutti.
FRANCESCO FIUMARELLA:Quali sono, secondo te, le sfide principali che il mondo del cinema e del teatro devono affrontare oggi?
FABIO FARRONATO:La sfida principale poi è che trionfi la meritocrazia, sia nel cinema che nel teatro.
FRANCESCO FIUMARELLA:Quanto conta per te il rapporto con il pubblico? Cerchi di trasmettere messaggi particolari nelle tue opere?
FABIO FARRONATO:Il pubblico è quello che fa esistere noi attori.
FRANCESCO FIUMARELLA:Hai mai ricevuto un feedback dal pubblico che ti ha colpito o fatto riflettere sul tuo lavoro?
FABIO FARRONATO:Devo ammettere che più volte, sono stati tutti Feedback propositivi e costruttivi. Quando la critica non è fine a se stessa,aiuta l’attore a crescere.
FRANCESCO FIUMARELLA:Hai qualche progetto che stai sviluppando in questo momento? Puoi darci qualche anticipazione?
FABIO FARRONATO:Al momento ho un paio di progetti da cui attendo risposta, Incrocio le dita.
FRANCESCO FIUMARELLA:Guardando al futuro, hai degli obiettivi che vorresti raggiungere come regista o attore?
FABIO FARRONATO:Spero sempre di raggiungere una maggiore maturità.
FRANCESCO FIUMARELLA:C’è una collaborazione che sogni di realizzare con qualcuno in particolare, sia nel mondo del cinema che del teatro?
FABIO FARRONATO:Ritengo che un po’ tutte le esperienze siano in parte difficili,e dunque tutte hanno contribuito a plasmare la mia crescita sia professionale che umana.
FRANCESCO FIUMARELLA:Quando non sei impegnato con il lavoro, cosa ti piace fare nel tempo libero?
FABIO FARRONATO:Quando non lavoro amo molto leggere,andare al cinema, cucinare e fare giardinaggio: questi ultimi li trovo molto Zen.
FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un libro, un film o un’opera teatrale che ritieni particolarmente importante e che ha influenzato la tua visione artistica?
FABIO FARRONATO:“C’era una volta in America”, tutta la filmografia di Kubrick e Polanski: Questi mi hanno insegnato molto e in molti casi,ispirato.I prodotti di questi Grandi mi hanno insegnato molto e stimolato nel processo creativo.
FRANCESCO FIUMARELLA:Che consiglio daresti a chi vorrebbe intraprendere una carriera sia come attore che come regista?
FABIO FARRONATO:Il consiglio che mi sento di dare vivamente a chi vuole intraprendere questo lavoro e lo spirito di sacrificio, tenacia, costanza e passione,il tutto conditoda un’incrollabile voglia di farcela.

