Oggi ho il piacere di intervistare l’Attore e Amico Mirko Frezza, Insignito del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” in occasione della X Edizione nel 2022

Intervista:

FRANCESCO FIUMARELLA:Cosa ti ha spinto a diventare un attore? C’è stato un momento specifico in cui hai capito che questa sarebbe stata la tua strada?

MIRKO FREZZA:Quando ho iniziato non pensavo che potesse diventare un mestiere, speravo solo di far parte dell’industria cinematografica, che era l’unica che mi aveva dato un’opportunità di lavoro. Poi ho avuto la fortuna di trovarmi al posto giusto nel momento giusto e da capogruppo piano piano sono riuscito ad arrivare ad essere un volto per il cinema.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è stato il ruolo più difficile che hai interpretato fino a oggi e perché?

MIRKO FREZZA: Il ruolo che mi è stato proposto in cui io stesso non pensavo di riuscire è stato per l’opera “Golia” di Roberto Marra e Stefano Salvatori prodotto da Rhapsodia. Interpretare un malato di Alzheimer è stato veramente costruttivo per la mia persona e poi lavorare affianco a nomi come Giorgio Colangeli, Pietro De Silva, Giobbe Covatta mi ha permesso di rubare con gli occhi un po’ di trucchi di questo mestiere.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quando ti prepari per un nuovo personaggio, qual è il tuo processo creativo? Hai qualche tecnica particolare per immergerti completamente nel ruolo?

MIRKO FREZZA: L’unica cosa che faccio veramente nel momento in cui mi arriva un nuovo personaggio è immaginare il suo percorso di vita, quali possono essere i dolori o le gioie che ha vissuto, e magari insieme al regista fantasticare sul percorso di crescita del personaggio e se ha intenzione di arrivare a qualche obiettivo o quanto meno caratterizzarlo un pochino per renderlo più reale.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un regista o un collega con cui hai lavorato che ti ha particolarmente influenzato nel tuo percorso artistico?

MIRKO FREZZA:Più che influenzato mi ha insegnato e questo è stato un regista molto giovane che si chiama Michele Vannucci, insieme all’amico collega Alessandro Borghi mi hanno instradato in questa bellissima e faticosa avventura che è il ruolo dell’attore poi ovviamente lavorare accanto a nomi come Marco Giallini, Alessandro Gassman, Francesco Acquaroli ecc. ogni volta mi porta una crescita e una consapevolezza maggiore su ciò che vado a fare.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quali emozioni provi quando vedi il risultato finale di un progetto su grande schermo o in teatro? C’è mai stato un film o uno spettacolo che ti ha sorpreso per come è venuto?

MIRKO FREZZA:Il film di cui sono rimasto felicemente sorpreso è “hai mai avuto paura?” Un film in costume girato in 20 giorni, un opera prima di Ambra Principato. E poi ovviamente “il più grande sogno” di Michele Vannucci, il film sulla mia vita, quello mi ha fatto veramente da psicoanalisi.

FRANCESCO FIUMARELLA:Come gestisci le aspettative del pubblico e della critica? Quanto influenzano il tuo approccio al lavoro?

MIRKO FREZZA:Sempre in modo positivo, una critica per me è sempre positiva, è un motivo di crescita e soprattutto di confronto, sono sempre aperto a qualsiasi tipo di confronto. E poi devo dire che finora sono stato fortunato, sono quasi sempre positive anche sui social.

FRANCESCO FIUMARELLA:Hai mai interpretato un personaggio con cui non ti sei sentito in sintonia? Se sì, come hai affrontato questa sfida?

MIRKO FREZZA:Sinceramente no, non ho mai interpretato un personaggio che non avesse avuto emozioni o pensieri che fondamentalmente conoscevo per esperienza personale, la mia fortuna forse è stata quella di iniziare questo mestiere in un’età avanzata, perciò avendo avuto già un percorso di vita importante.

FRANCESCO FIUMARELLA:Tra tutti i personaggi che hai interpretato, c’è qualcuno che ti è rimasto particolarmente nel cuore?

MIRKO FREZZA:Si, il personaggio che mi è rimasto particolarmente nel cuore è Stefano, del film “il tempo è ancora nostro” di Maurizio Matteo Merli, questo personaggio oltre che avere la caratteristica di camminare scalzo (cosa che io odio) aveva un approccio con la vita e con il proprio passato che mi ha colpito veramente oltre a darmi alcune risposte.

FRANCESCO FIUMARELLA:Se potessi scegliere qualsiasi ruolo o genere da interpretare in futuro, cosa ti piacerebbe sperimentare?

MIRKO FREZZA:Un film western, mi piacerebbe tanto rivivere l’ambientazione di quel periodo storico, soprattutto per i paesaggi e per il senso di libertà e per l’amore che ho per il cavallo.

FRANCESCO FIUMARELLA:Nel corso della tua carriera, hai mai pensato di dedicarti anche alla regia o alla sceneggiatura?

MIRKO FREZZA:Alla regia no, per quanto riguarda la sceneggiatura mi piacerebbe molto poter contribuire nella scrittura soprattutto quando l’opera è contemporanea e tratta argomenti di vita quotidiana.

FRANCESCO FIUMARELLA: Come mantieni l’equilibrio tra la tua vita personale e quella professionale, considerando le richieste del mondo dello spettacolo?

MIRKO FREZZA:Dalla mia vita professionale finora ne ho tratto sempre vantaggio per la mia vita privata ma soprattutto per quello che faccio nel sociale, più cresce la notorietà e più ho possibilità di portare il pensiero di tante persone.

FRANCESCO FIUMARELLA:C’è un messaggio o un tema particolare che speri di trasmettere attraverso i tuoi ruoli?

MIRKO FREZZA:Sinceramente non saprei se i miei ruoli possano portare un messaggio ma quello che cerco di fare è di renderli più credibili possibile, poi il messaggio magari cerco di portarlo personalmente nelle interviste che mi fanno o magari su questi benedetti o maledetti social, bisogna vedere l’uso che si fa.

FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è il consiglio più importante che hai ricevuto all’inizio della tua carriera e che ancora oggi tieni a mente?

MIRKO FREZZA: Il consiglio più importante che ho ricevuto è quello di rimanere con i piedi per terra e soprattutto di rispettare il pubblico perché è quello che ci permette di poter continuare questo lavoro. Fondamentalmente è quello di rimanere umile e non pensare di essere mai arrivato perché ogni film ti porta sempre una crescita e un’esperienza in più.

FRANCESCO FIUMARELLA:Quale consiglio daresti a un giovane attore che sta cercando di farsi strada in questo settore?

MIRKO FREZZA:Quello di non giocare individualmente ma di sentirsi parte di questo grosso circo che è il set, e avere lo stesso rispetto a partire dal runner a finire dal regista e produttore. Solo lavorando tutti insieme in armonia si può portare alla luce un’opera che lascia il segno. Fondamentalmente è quello di non sentirsi Maradona ma solo parte di una squadra.

Mirko Frezza & Francesco Fiumarella