SHAME (2012)

SHAME (2012)

Il film e’ durissimo e racconta dell’incapacità di oggi di vivere sane relazioni umane. Il mondo del consumismo, anche sessuale, dell’individualismo, dell’era digitale, isola le persone impossibilitandole a costruire relazioni sociali, Sullo sfondo di una New York grigia, Fassbender è lo strepitoso protagonista di un film estremo e disperato, terribilmente reale e realistico nelle scene e nel linguaggio, diretto magistralmente da un McQueen talmente maniacale nelle inquadrature che non ci sarebbe nemmeno bisogno dei dialoghi per capire pensieri e stati d’animo dei vari personaggi. I primi piani, specialmente quelli di Fassbender, trasmettono ansia, inquietudine e pietà per un uomo malato di sesso, incapace di fare l’amore e per questo schiavo della pornografia sia online che reale. Un film duro, curato nei minimi particolari, dove anche le musiche hanno un ruolo fondamentale e i personaggi sono ben definiti. Fassbender è un uomo solo con i suoi problemi, vive una vita “segreta” in cui non c’è spazio per i sentimenti ma solo per il sesso che consuma avidamente con una bionda conosciuta (?) in un locale, mentre non riesce ad avere un rapporto “normale” con la ragazza di colore con la quale sembrava potesse nascere qualcosa. L’unica che a suo modo prova, o crede di provare, a stargli vicino è la sorella, ma anche lei è una vittima della vita, una ragazza disperata e carica di problemi ben più gravi di quelli del fratello. McQueen non da “risposte” allo spettatore, racconta la tragedia umana e psicologica di un uomo consapevolo del suo stato, consapevole del fatto che nessuno può capirlo ma solo giudicarlo, VOTO 8

FRANCESCO FIUMARELLA

RUSH (2013)

RUSH (2013)

Dal mio punto di vista è uno dei migliori film del 2013! Ron Howard ritorna ad una regia spettacolare, ottimo il montaggio,colonna sonora e ricostruzione storica anni 70′ . Howard dirige un buon cast attraverso la storia di due campioni del grande automobilismo, Niki Lauda (Daniel Brühl) e James Hunt (Chris Hemsworts). Ripudiati dalle rispettive famiglie per la scelta lavorativa compiuta, i due guidano in maniera diversa: Hunt è vittima del ‘carpe diem’ e allo stesso modo impronta il proprio stile di vita al modo di guidare. Lauda ,invece, alla vita da star, propria del pilota inglese, predilige una vita improntata al sacrificio, al metodo, alla regola. Questo è secondo il famoso pilota tedesco il trucco per vincere il titolo mondiale. Howard delinea un tracciato metaforico, prendendo a paradigma una storia realmente accaduta, al fine di paragonare due filosofia di vita differenti. I due, dopo essersi pizzicati a vicenda per più metà film, ammettono, in un finale leggermente scontato ma non privo di emozione, l’esistenza di un feeling ambiguo: un feeling che permette loro di trovare la forza di lottare e combattere. Di andare avanti. La pellicola risulta brillante, grazie all’ingegno mostrato da Howard nello strutturare un film splendido. Il tracciato non è altro che la nostra vita e il film propone due modelli. Voto 7.5

FRANCESCO FIUMARELLA

HITCHCOCK (2013)

HITCHCOCK (2013)

Al di là del valore artistico, questo film ha l’indubbio pregio di fondere l’essenzialità con la completezza. In meno di due ore condensa, avvalendosi di un cast perfetto, tutto quello che ha portato alla costruzione di Psycho, non risparmiando le ossessioni del regista per il sovrappeso, per l’inavvicinabilità delle donne bionde, per Ed Gain (quasi sotto coscienza abbastanza forte da farlo dubitare di tutto e di tutti).
Bellissimo film, con attori perfettamente nella parte, anche se innegabilmente se stessi: non si può negare che dietro Hichcock ci sia chiaramente Anthony Hopkins, in quale, peraltro, ritrova Buffalo Bill, ispirato dal reale Ed Gain. Del resto, la stessa Scarlett Johanson esplode nella parte di Janet Leigh. Voto 7.5

FRANCESCO FIUMARELLA

VIVA LA LIBERTA’ ( 2013 )

VIVA LA LIBERTA'  ( 2013 )

Viva la libertà di potersi esprimere, di farlo con intelligenza, liberi da vincoli. Una medaglia con due facce, una, quella dell’uomo politico stanco, destrutturato, saturo di malgoverno e cattiva politica, dove la gente non ascolta più e ogni cosa da dire viene assorbita dal blu della cravatta in un’etichetta e immagine che tutti plastifica e rende perfettamente inutili e uguali, l’altra, quello dell’uomo escluso, deluso, allontanato, che, vestendo le maschere del potere, è comunque libero di giocare, di dire quello che pensa veramente, di sorprendere, stupire, senza nulla aver da perdere. Quindi da un lato la perdita di identità dell’uomo pubblico, dall’altro l’impossibilità di dire la verità se non si è folli. Meraviglioso questo ritratto quasi Pirandelliano di Roberto Andò, il paradosso della politica moderna, uomini politici fagocitati dalla costruzione della stessa propria immagine pubblica. Unica salvezza la poesia, ermetica, surreale, ma assolutamente sincera e che tutti comprendono perché è vera e viene dal cuore. Anche l’amore non è più sincero, veicolato, solo la mano di un bambino cerca il vero affetto, il resto è tutto un tentativo maldestro dove non si ha mai il coraggio di lasciarsi andare per le stesse convenzioni che colpiscono e uccidono la libera politica. Grandioso il finale. Servillo magistrale nell’interpretazione dei due ruoli! Voto 8

FRANCESCO FIUMARELLA

ZERO DARK THIRTY (2013)

ZERO DARK THIRTY

Ottima la ricostruzione cronologica e dettagliata dei vari attentati post 11 settembre. Kathryn Bigelow (regista) è riuscita a curare molti particolari attenendosi alla realtà dei fatti storici. Il film risulta essere troppo lento nella parte iniziale, si dilunga troppo. La seconda parte e il finale risolleva la curiosità delle tecnica di cattura di Bin Laden. Il tutto costruito in maniere documentaristica e naturale, anche nei dialoghi tra le forze speciali. Il film non supera The Hurt Locker il premio oscar della stessa regista. Voto 6/7.

FRANCESCO FIUMARELLA

THE IMPOSSIBLE (2013)

THE IMPOSSIBLE (2013)

Il film ripercorre le vicende di una tranquilla famiglia durante quei drammatici giorni , lo tsunami del 2004 abbattuto nellle coste Indonesiane. Il regista grazie a immagini forti e intense ci trasporta a stretto contatto con i cinque personaggi ognuno dei quali porta con se dolore e un angoscia diversa. Nella sua complessità il film è riuscito davvero bene. Finalmente la ricostruzione dell’ondata è poco “hollywoodiana” ma molto più reale ed intensa.. Effetti speciali spettacolari. Meritevole inoltre per l’intensa prova Naomi Watts, decisamente di gran lunga la migliore interprete della pellicola. voto 7.

FRANCESCO FIUMARELLA

FLIGHT (2013)

FLIGHT (2013)

Un film carico di sentimenti ed emozioni che riesce sin da subito a travolgere lo spettatore nella psiche del protagonista Denzel Washington. Riesce a travolgere lo spettatore mostradogli un personaggio che per quanto abile, intelligente e che si rende adirittura un eroe nonostante cio’ e’ costantemente divorato dai suoi demoni interiori e dalle sue debolezze alle quali non sa resistere. Tali l’alcolismo e la droga. Un film che comincia al cardiopalma per poi “lasciarsi andare” a toni decisamente piu pacati apposta per scrutare nell’anima del pilota ubriaco cronico con un passo sulla via del non ritorno. Non male la regia di Robert Zemeckis e grande interpretazione di Denzel Washington e in piccola parte John Goodman! Voto 7

FRANCESCO FIUMARELLA

DJANGO (2013)

DJANGO (2013)

Un film divertente, agonizzante, sorprendente, dai dialoghi “tarantinamente” abbaglianti. Sceneggiatura e colonna sonora da urlo! Il regista riesce a farti assaporare ogni scena e riesce a sviluppare una tale sintonia con i suoi attori che questi portano sul grande schermo ,egregiamente, il suo mondo fatto di sbalzi tra reale e irreale , farsa e tragedia. Tarantino con questo film, proprio come aveva fatto con Bastardi Senza Gloria, dimostra la sua capacità di sperimentazione, proietta e riscrive la storia. Grandissima l’interpretazione di Christoph Waltz!!! Ottimo lo stile di Jamie Foxx e come sempre eccezionali Leonardo DiCaprio e Samuel L. Jackson! Voto 8

FRANCESCO FIUMARELLA

BLUE VALENTINE ( 2010 )

E’ lo spaccato della realtà di coppia, e di come è quasi sempre la donna che guida la stessa e mai come in questo caso sceglie di formare una famiglia con l’uomo sbagliato,lei che ama il rapporto con uomini violenti e determinati,finisce con scegliere un uomo fantoccio senza prospettive….il finale purtroppo è l’epilogo troppo spesso incontrato nella vita comune,la famiglia finisce ad essere formata da un solo elemento e il più delle volte è la madre,ma non è detto che sia sempre la scelta giusta e sopratutto non è quasi mai quella dei figli.
Un ottimo film che mette in evidenza i problemi della società in cui viviamo,nati proprio nella famiglia dalla famiglia con la famiglia,suggerendoci che forse in moltissimi casi converrebbe astenersi dal voler perforza procreare, per consolidare una coppia che non può reggere nel futuro.
Finalmente una storia d’amore autentica, raccontata attraverso la naturalezza di una telecamera digitale. Niente scene esorbitanti o ambientazioni inverosimili; al contrario, uno spaccato di vita nuda e reale, intensa a tal punto da far commuovere lo spettatore fino alle lacrime. La passione, la rabbia, l’affettività più intime di una coppia di giovani americani alle prese con gli sconvolgimenti dell’ esistenza. Il taglio documentaristico del regista ci permette di poter riconoscere noi stessi fino al brivido sulla schiena, negli eventi che investono i due protagonisti, rammentandoci di non aver bisogno di effetti speciali straordinari per poter provare sensazioni uniche. Un dono che al cinema ci viene concesso sempre più di rado. E’ come se per la durata dell’intero film, noi fossimo veramente lì con loro, seduti al sedile posteriore della loro auto o in una stanza della loro casa a pochissima distanza dai loro visi e dai loro respiri a vivere tutto fortemente in prima persona. Un regalo che al cinema ci viene concesso sempre più di rado. Non è da meno la colonna sonora: un’incisiva e dolcissima presenza a intensificare il piacere della vista. Michelle Williams e Ryan Gosling insieme fanno i fuochi d’artificio! Voto 7.5

FRANCESCO FIUMARELLA

12 ANNI SCHIAVO (2014)

12 ANNI SCHIAVO

Grande regia di Steve McQueen, presenta un film che tratta una delle più grandi piaghe della storia umana, e la presenta in tutta la sua durezza e crudeltà ; non c’è spazio per sorridere. Caratterizanti sono alcune magnifiche e toccanti inquadrature che non hanno bisogno di dialoghi per raccontare la storia, possono perdurare sullo schermo tre, quattro, o cinque minuti senza fare indispettire lo spettatore che rimane affascinato dall’interpretazione dell’attore o solamente dal contesto in cui è ambientata. Magistrale interpretazione di Chiwetel Ejiofor e Tra i grandi nomi del cast, l’altro attore principale, antagonista, risulterà essere l’ormai caro a McQueen, Michael Fassbender che interpreta, impeccabilmente, il padrone della piantagione e degli schiavi. Proprio sul concetto di “proprietà” insiste molto McQueen e ci porta agli occhi la crudeltà e l’indifferenza con cui esseri umani hanno trattato, nella storia, altri esseri umani. La trama di per se passa quasi in secondo piano, poichè a colpire immediatamente è il forte e crudo impatto del film che non risparmia scene di vessazioni, e di corpi nudi martoriati. Meritato l’oscar voto 8

FRANCESCO FIUMARELLA